25 marzo 2020

Fragola Flavia, la testimonianza dei produttori lucani

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In Basilicata, nella zona di Policoro, la coltivazione di fragole trova un’area altamente specializzata. E pertanto, molte aziende stanno testando con grande interesse alcune varietà brevettate dal Civ (Consorzio italiano vivaisti), in particolare Flavia, caratterizzata da precocità, vigoria media, frutti esterni alla chioma facili da raccogliere, elevata resistenza a oidio e alle malattie fogliari e radicali in generale. Adatta anche a terreni stanchi, ha dimostrato buona adattabilità alla pratica del ristoppio e alla coltivazione biologica o a basso impatto ambientale. Il sapore eccellente – molto dolce, con bassa acidità – e l'alta percentuale di frutti di qualità extra – ne fanno un frutto dalle grandi potenzialità.

La parola ai produttori

L'azienda di Salvatore Santorsola ha in produzione 34.000 piante

L'azienda di Salvatore Santorsola ha in produzione 34mila piante

Salvatore Santorsola, che già aveva monitorato e osservato negli anni scorsi la varietà Flavia, quest’anno per la prima volta ha deciso di coltivarla nella propria azienda (34mila piante). “Flavia dimostra di essere una varietà vigorosa che raggiunge rapidamente uno sviluppo equilibrato in termini vegeto-produttivi, garantendo una precoce e costante messa a frutto. La varietà esprime una buona adattabilità a condizioni pedo-climatiche differenti e non sempre ottimali, confermando di essere una valida scelta se si considera l'eterogeneità dei nostri suoli e l'andamento climatico anomalo degli ultimi anni”. Circa la fisionomia della pianta ha aggiunto: “L’architettura è caratterizzata da una disposizione ottimale nello spazio degli organi epigei consentendo di ottimizzare l'utilizzo della luce, l'aereazione, le operazioni di raccolta e non meno importante l'efficienza dei trattamenti fogliari. Questi elementi associati a una spiccata rusticità riducono l'incidenza di fenomeni di marciume dei frutti e più in generale delle principali malattie fungine”, ha sottolineato circa la suscettibilità a patologie.

Sulla qualità della produzione: “Il frutto, di colore rosso scarlatto, risulta particolarmente brillante per via degli acheni molto infossati. Le qualità estetiche del frutto perdurano in post raccolta per diversi giorni. Non va dimenticata inoltre la capacità di questa varietà di raggiungere una colorazione dei frutti uniforme anche all'inizio della stagione di raccolta, quando le basse temperature ne ostacolano la maturazione”. L’agricoltore poi si sofferma sulla forma del frutto e sulla consistenza della polpa: “La forma è tronco-conica, la pezzatura medio-grossa. Forma e pezzatura sono pressoché uniformi per tutta la stagione. La polpa, estremamente consistente, facilita la manipolazione dei frutti durante le operazioni di raccolta”.

Promettenti le potenzialità commerciali: “L’uniformità di pezzatura e la regolarità morfologica dei frutti facilitano la commercializzazione della varietà in differenti tipi di confezione. Questo è un aspetto importante viste le diverse richieste dei clienti in termini di packaging. La consistenza della polpa contribuisce a determinare una ottima shelf-life in grado di soddisfare destinazioni commerciali particolarmente esigenti. La precocità di raccolta, senza sacrificare le qualità organolettiche della frutta, permette di spuntare prezzi molto interessanti in un periodo in cui l'offerta è generalmente bassa in termini quali-quantitativi. Questi fattori sommati ad un frutto di buone qualità organolettiche, apprezzato da tutti in termini gustativi, collocano Flavia nel segmento di medio-alta gamma. L’unico suo limite ad oggi è che non è ancora molto conosciuta dagli operatori del settore”.

Agostino Oliveto, produttore fragole varietà Flavia

Agostino Oliveto, produttore fragole varietà Flavia

Altra testimonianza quella del produttore Agostino Oliveto, che produce Flavia da tre anni consecutivi con la tecnica del ristoppio, senza che questo influisca minimamente su produttività e qualità del frutto. Infatti Flavia, come molte varietà del Civ, è resistente alle malattie fungine radicali e necessita di poco azoto per vegetare. Da Oliveto arrivano altre conferme circa la rusticità della pianta, l’architettura che facilita la raccolta riducendone i costi, la disposizione del fogliame che, seppur vigoroso, se ben gestito, non causa ombreggiamento e garantisce una produzione costante e senza interruzioni. “La produttività totale è buona e si aggira intorno agli 800 grammi e normalmente il primo stacco avviene in un periodo precoce, nelle prime due settimane di gennaio con 10-15 grammi/pianta”, ha spiegato. Circa la qualità del frutto, Oliveto conferma la pezzatura medio-grande, uniforme anche in termini di forma, colore rosso brillante e polpa croccante. “Anche ad alte temperature, quelle tipiche di inizio maggio – ha concluso – quando nella maggior parte dei casi la qualità dei frutti della maggior parte delle varietà inizia a peggiorare, Flavia mantiene un alto livello di qualità”.

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