Si chiama Strater (Strawberry stem remover) ed è un innovativo sistema di lavorazione delle fragole che, in estrema sintesi, provvede all’eradicazione meccanica del picciolo.
Il prototipo del macchinario, che sarà industrializzato da marzo 2024, è stato presentato dall’azienda ideatrice Cti Foodtech a Confindustria Salerno: rientra infatti tra i prodotti innovativi lanciati da circa 120 imprese del territorio che hanno preso parte a un bando regionale da 100 milioni.
Fondamentale per la realizzazione del nuovo sistema di lavorazione delle fragole è stata la sinergia con il dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Salerno.
L’ideatore
L’idea è di Cti Foodtech, azienda salernitana che dal 1986 produce macchinari per la lavorazione della frutta e che ha all’attivo 150 brevetti depositati in oltre 20 Paesi del mondo. Cti FoodTech produce macchinari per l’industria di trasformazione alimentare, ed è in particolare nota per le denocciolatrici di pesche e albicocche. L’azienda vende infatti linee complete per la lavorazione dei frutti e, grazie a una presenza commerciale globale, è il secondo produttore di denocciolatrici per numero di unità installate nel mondo.
Ma sono tante altre le soluzioni messe a punto dall’azienda: Cti Foodtech produce macchine per la lavorazione di avocado, mele, pere e prugne.
Ora con Strater l’azienda sarà in grado di rispondere alle esigenze dei produttori di frutta lavorata e conservata, in un settore in cui il 75-80% della trasformazione dei frutti avviene ancora manualmente.
Strater sotto la lente
Strater è di fatto un sistema di manipolazione e taglio intelligente delle fragole supportato da un sistema di visione artificiale applicato al riconoscimento del picciolo.
“Attualmente non esiste un sistema che consenta automaticamente di individuare e posizionare le fragole in un processo industriale, operazione interamente delegata alla manodopera, con un lavoro ripetitivo e alienante – ha fatto sapere Cti Foodtech – Con questa tecnologia ora siamo in grado di perfezionare e rendere efficiente la lavorazione delle fragole attraverso un processo automatizzato, nonostante le numerose difficoltà, tra cui l’irregolarità del frutto”.