La stagione delle fragole è praticamente agli sgoccioli. Anche se in ritardo rispetto alla normalità. «Sì, abbiamo quasi terminato. Non del tutto a dire il vero perché il pessimo aprile, come tempo e consumi, ha fatto slittare in avanti un po’ tutto». Con Pietro Ciardello, al timone della Coop Sole a Parete, nel casertano, circa 70mila quintali di fragole prodotte ogni anno, facciamo un primo punto della campagna delle fragole, della varietà Sabrina in particolare, tra i primi a introdurla in Campania. «Alla fine, dal punto di vista quantitativo abbiamo quasi recuperato, così come da quello qualitativo, rispetto all’anno scorso. Siamo in linea con le nostre previsioni. Questo è successo perché la stagione si è allungata e quindi siamo riusciti a recuperare il ritardo accumulato ad aprile e maggio». E i prezzi? «La fine di maggio ci ha dato ragione, e abbiamo recuperato anche da questo punto di vista».
Preoccupazioni e pessimismo, quindi, sono quasi del tutto rientrate, il tutto agevolato anche dalle sfortune altrui se vogliamo. «Non c’è stata, per fortuna, sovrapposizione sul mercato con altra frutta estiva o con la concorrenza delle fragole tedesche, altrimenti la situazione sarebbe stata tragica». Maltempo in Germania da una parte, quindi, e ritardi di produzione di frutta estiva come meloni e pesche, hanno sgombrato il campo da una concorrenza che avrebbe potuto vanificare il recupero tra fine maggio e giugno.