04 giugno 2020

Fruit Attraction, gli organizzatori: “Ci vediamo a Madrid”

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“Il nostro è un progetto internazionale, abbiamo il dovere di proseguire“. Con queste parole Raul Calleja, direttore di Ifema (quartiere fieristico di Madrid), ha confermato – tramite webinar dedicato agli espositori – l'appuntamento con Fruit Attraction: “La fiera si terrà in versione live, accompagnata da alcuni momenti virtuali, dal 20 al 22 ottobre 2020, a Madrid“. A caratterizzare questa edizione saranno i biglietti rigorosamente elettronici, i corridoi tra gli stand di una larghezza minima di tre metri, i controlli degli ingressi e dei flussi, il 5G, gli e-meeting e le sanificazioni al termine di ogni giornata. E, pertanto, rispetto alle edizioni precedenti, non si potranno fare eventi post chiusura, proprio per permettere agli operatori di applicare tutte le misure di igiene del caso. A tal proposito, il quartiere fieristico madrileno si dice molto preparato: come è noto, nei giorni di grande emergenza sanitaria, è stato trasformato in un ospedale da campo, e dunque sono state acquisite procedure e standard di sicurezza di livello ospedaliero. In sintesi, il messaggio veicolato è il seguente: non c'è nulla da temere, il salone si farà. E si farà in totale sicurezza. Salvo contrordine da parte delle autorità.

La Ferla, delegazione italiana: “Siamo ottimisti”

Giorgio La Ferla, manager della delegazione di Fruit Attraction

Come ha infatti spiegato Giorgio La Ferla, manager della delegazione italiana di Fruit Attraction, sono due gli scenari al momento plausibili. Il primo, improbabile: l'emergenza sanitaria a ottobre non sarà terminata e quindi la manifestazione si terrà in modalità digital. Il secondo, presumibile: Fruit Attraction si svolgerà in maniera (quasi) tradizionale, con stand allestiti e visitatori che circolano nei corridoi. “Sebbene non sia facile fare previsioni a cinque mesi dal salone – ha spiegato La Ferla – al momento riteniamo che sia fattibile la versione live”. Secondo il manager, infatti, le premesse affinché il secondo scenario sia il più probabile, ci sono tutte: il primo luglio, per la Spagna, sarà la fin de escalada e pertanto potranno riprendere gli spostamenti, i viaggi di piacere e di lavoro. Inoltre, anche nella penisola iberica, così come in Italia, il numero di contagi è al momento basso: “Dobbiamo guardare al futuro con gli occhi di domani – ha precisato il manager – Basti pensare che solo due mesi fa eravamo nel pieno della pandemia, ora, invece, siamo ottimisti”.

Per incoraggiare gli espositori a partecipare, gli organizzatori hanno richiamato i contenuti del regolamento, il quale prevede, in caso di annullamento, il rimborso al 100% dell'investimento. Inoltre, per fare in modo che il rischio per le aziende sia pari zero, Ifema propone il noleggio di stand modulari e personalizzabili. Restando nell'ambito degli stand, la supervisione è demandata al buon senso dell'espositore: non ci sarà un controllo sugli eventuali assembramenti da parte degli organizzatori.

Il manager ha infine precisato che si tratterà di un'edizione diversa, rispetto al solito, di transizione: “Non un evento di immagine, ma funzionale a incentivare gli scambi commerciali“, ha concluso.

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