Con 63.470 operatori del settore e acquirenti provenienti da oltre 140 Paesi e 2.610 espositori in rappresentanza di 92 Paesi, la 30esima edizione di Fruit Logistica è stata più internazionale che mai.
La soddisfazione degli organizzatori e dei partecipanti
Kai Mangelberger, direttore di progetto ha commentato: “Siamo molto soddisfatti, il numero di espositori e visitatori si sta avvicinando nuovamente ai livelli pre-Covid. Con una buona quarantina di partecipazioni nazionali, lo spazio espositivo era addirittura superiore ai livelli pre-pandemia, compresa la partecipazione spagnola. Questo ci dimostra che gli incontri personali sono particolarmente importanti in tempi economici difficili e pieni di incognite, in cui il settore, a livello globale, si trova ad affrontare prezzi elevati dell'energia, problemi legati alla catena di approvvigionamento e inflazione. Fruit Logistica offre al settore l'opportunità di incontrarsi per un proficuo scambio di idee, stabilire contatti e scoprire le innovazioni presenti sul mercato”.
Più che soddisfatti i partecipanti. E' quanto emerge dai risultati preliminari del sondaggio tra espositori e operatori del settore; già durante l’evento, oltre il 40% degli espositori intervistati hanno confermato di avere concluso accordi commerciali, nove intervistati su dieci si aspettano anche attività post fiera da molto buone a soddisfacenti. La valutazione complessiva degli espositori è di conseguenza positiva; all’incirca il 90% raccomanderebbe Fruit Logistica nella propria rete commerciale e una percentuale altrettanto elevata prevede di partecipare nuovamente nel 2024.
Gli operatori del settore hanno anche constatato un elevato livello di attività commerciali: oltre l'80% è stato in grado di stabilire nuovi contatti commerciali e circa uno su tre ha potuto concludere accordi commerciali già durante la fiera. Complessivamente, gli operatori e le operatrici del settore traggono una conclusione positiva: 9 intervistati su 10 hanno espresso un'impressione generale positiva, consiglierebbero l'evento a colleghi/e o a partner commerciali e si recherebbero nuovamente a Berlino per il prossimo Fruit Logistica 2024.
Bilancio positivo per gli agrumi siciliani
“Sono stati tre giorni intensi tra dibattiti, incontri istituzionali e proficue relazioni nazionali, durante i quali abbiamo affermato la centralità di una Sicilia agrumicola. Una grande opportunità per le nostre eccellenze Dop, Igp, bio e prodotti trasformati, in vetrina in un unico stand dell’Assessorato dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca mediterranea della Regione Siciliana”. Così, la presidente del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, Federica Argentati commenta la partecipazione alla Fruit Logistica di Berlino, la fiera internazionale dedicata all’ortofrutta e alla logistica agroalimentare, conclusa lo scorso 10 febbraio.
“Abbiamo riscontrato un’ottima visibilità grazie anche al supporto importante ricevuto dall’amministrazione regionale – prosegue Federica Argentati – abbiamo centrato l’obiettivo di rafforzare la capacità aggregativa tra imprese, Consorzi di Tutela, enti locali ed istituzioni che hanno mostrato di sapere e volere mirare ad un unico progetto, per la crescita del reddito e del territorio in una logica di inclusione sociale e cultura etica”.
La presidente Argentati esprime soddisfazione anche per l’esito degli incontri avuti con il sottosegretario del Masaf, Patrizio Giacomo La Pietra e il presidente della Commissione Agricoltura alla Camera, Mirco Carloni, e alcuni componenti, “perché abbiamo registrato da parte di entrambi – commenta – attenzione e sensibilità al tema del ruolo dei distretti e ad un maggiore sostegno del Governo e del Parlamento”.
Un’ulteriore affermazione a livello istituzionale, dunque, anche del ruolo e degli obiettivi del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia che porta avanti da 15 anni: fare programmazione territoriale, sviluppo, innovazione, coesione.
“Prosegue con determinazione la nostra attività – aggiunge Federica Argentati – con la certezza che questa è la strada giusta sia per sostenere direttamente le aziende sia per sollecitare indirettamente ogni tassello della filiera, creando un circolo virtuoso di buone prassi, ricordandoci sempre che la qualità dei nostri prodotti, di per sé, non è sufficiente a concorrere con i mercati mondiali; occorre un’operazione di sistema che ci renda più forti e appetibili”. Se da un lato, cioè, si deve trasmettere la bontà delle materie prime siciliane (Arance di Ribera Dop, e le Igp Arancia Rossa di Sicilia, Limone dell’Etna, Limone Interdonato, Limone di Siracusa) e una produzione biologica di tutto rispetto, dall’altra è necessario che vengano riconosciuti professionalità e know-how della filiera agrumicola, dalla produzione alla trasformazione, che riconduca ai parametri di qualità, serietà dell’azienda produttrice, ambiente di provenienza. Questa operazione è possibile “solo sapendo intercettare e utilizzare tutte le risorse a disposizione”, per la rappresentante del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, a cominciare dal Pnnr e seguendo la strategia Farm to Fork della Comunità europea.
“Abbiamo avviato un confronto costruttivo anche con le imprese della filiera siciliana – sottolinea la presidente Argentati – per intensificare e avviare progetti del Distretto Agrumi, co-finanziati sia dalla Regione sia dal Masaf (attraverso il Distretto del Cibo) e da The Coca Cola Foundation, con i quali sarà possibile realizzare diverse azioni a supporto delle stesse e dell’intero territorio agrumetato siciliano”.
A Berlino, il Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia ha avuto al fianco tanti produttori associati, Salvatore Torrisi di Oranfresh, Sergio Mazzara per il Limone di Siracusa, Giusi Orlando, Vincenzo Zarcone, Nicola Sparcino, per l’Arancia di Ribera, Giovanni D’Agati del Tardivo di Ciaculli e tanti altri imprenditori della filiera che hanno trovato, nello spazio del Distretto, un luogo fisico a loro disposizione anche per i loro incontri aziendali.
A Berlino forte interesse per la pera Fred
Forte interesse per la pera Fred a Berlino Fruit Logistica.
Nello stand di Origine Group – il consorzio italo-cileno che dal 2019 è licenziatario in esclusiva per l’Italia per la produzione della varietà selezionata dai ricercatori di Agroscope, centro di ricerca svizzero – molti operatori e buyer esteri hanno assaggiato il frutto con riscontri molto positivi, segnala il direttore generale di Origine Group Alessandro Zampagna.
“I quantitativi prodotti sono ancora esigui – aggiunge Zampagna – ma quest’anno per la prima volta la pera è stata commercializzata sul mercato italiano con due catene importanti della Gdo con buoni risultati commerciali. Quindi le prospettive sono incoraggianti”.
Fred è una pera bicolore di calibro medio. La polpa è compatta ma croccante e succosa. Aromatica, dolce ma con una leggera acidità, con un’ottima conservabilità, assicura al consumatore caratteristiche organolettiche eccezionali. Inoltre è tollerante al fuoco batterico ed è molto produttiva. Insomma, una novità nel panorama attuale delle pere.
“Si conferma azzeccata la scelta di Origine Group di puntare su questa pera – aggiunge il direttore Zampagna – per le sue caratteristiche organolettiche ed estetiche, ma anche perché presenta un’ottima conservabilità e un’alta produttività. Una varietà interessante per tutta la filiera quindi, e pensiamo che il nostro comparto abbia bisogno di nuove varietà con queste caratteristiche”.
Inoltre in base ad una ricerca dell’Università di Bologna è stata accertata una importante tolleranza della pera Fred alla maculatura bruna.
Fonte: Fruit Logistica – Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia – Origine Group