03 luglio 2014

Fruitimprese Emilia Romagna. Concentrazione dell’offerta e prezzi bassi per pesche e nettarine

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Non è un’annata semplice per pesche e nettarine dell’Emilia Romagna, soprattutto sul fronte dei prezzi. In una nota Fruitimprese Emilia Romagna, associazione che riunisce le grandi imprese private commerciali dell’ortofrutta della regione – si è appena riunito, sotto la presidenza di Giancarlo Minguzzi il primo consiglio di amministrazione per il mandato 2014/2017 che ha eletto alla vicepresidenza il ferrarese Luigi Mazzoni – sottolinea l’andamento negativo dei prezzi per questi due frutti molto importanti in regione, soprattutto per i calibri medio piccoli: “Le cause sono molteplici: la concentrazione di offerta proveniente dalla Spagna che in questo momento ha il 20% in più di prodotto rispetto agli ultimi due anni; il Sud Italia in piena produzione soprattutto di pesche; Emilia Romagna e Veneto in anticipo di 12 giorni e le produzioni del Piemonte in imminente arrivo con una produzione del 20% superiore allo scorso anno. Tutti questi fattori stanno facendo scendere i prezzi anche del 40% rispetto al 2013”.

Situazione differente, invece, per le albicocche che spuntano buoni prezzi, in particolare le nuove varietà sovracolore, Anche per le susine, quanto meno per le varietà dal buon tenore zuccherino, la situazione è positiva. Uno sguardo anche alla futura campagna autunnale: a livello europeo si delinea una forte produzione di mele, così come per le pere Abate, mentre rientrano nella norma le produzioni delle pere Carmen, William e Conference. Saranno invece scarse le produzioni di Santa Maria e Kaiser. Le produzioni di kiwi si presentano nella norma, quindi superiori allo scorso anno. Infine, per quanto riguarda la produzione di patate si prevede un raccolto superiore allo scorso anno del 6% “di ottima qualità specialmente in Emilia Romagna”.

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