"Abbiamo incrementato i volumi e abbiamo ampliato la base associativa. Nonostante le avversità meterologiche, ci riteniamo soddisfatti del lavoro dell'ultimo anno".
E' il bilancio di Stefano Marchisio, presidente da febbraio 2024 del Consorzio di tutela e valorizzazione della frutta a guscio del Piemonte, nonché titolare della azienda agricola Cascina Palazzo di Marchisio Stefano e vice presidente di Lagnasco Group.
"Il primo obiettivo che ci poniamo per il prossimo anno è continuare ad aumentare la visibilità del Consorzio - spiega a myfruit.it - A cascata, come è già successo negli ultimi mesi, arriveranno anche nuove iscrizioni e quindi maggiori quantitativi di prodotto".
Il Consorzio in breve
Nato tra il 2020 e il 2021 per aggregare i mandorlicoltori, nel tempo il Consorzio ha esteso la propria attività anche ad altre produzioni di frutta a guscio, in primis quella della noce, e oggi riunisce 52 soci - erano 43 meno di un anno fa - delle province di Cuneo, Asti, Alessandria e Vercelli.
Si tratta perlopiù di aziende di piccole dimensioni, con una superficie media che per le mandorle si aggira intorno all'ettaro, per le noci ai tre ettari.
La base produttiva attuale consta in 100 ettari in produzione, circa il 60% a mandorle e il 40% a noci. Essendo impianti molto giovani, il primo raccolto è del 2023, con 20 tonnellate di noci e 17 di mandorle.
"Quest'anno siamo riusciti a raggiungere quota 35 tonnellate per le mandorle e 22 per le noci - riferisce Marchisio - Grazie anche al nuovo sito, online da solo un mese, stiamo crescendo. Sono continue le richieste di nuove iscrizioni e notiamo interesse anche da parte di produttori di nocciole e castagne. In futuro vorremmo aprirci a tutti i segmenti della frutta in guscio".
L'importanza della qualità
Obiettivo del Consorzio è infatti valorizzare le produzioni di tutta la frutta a guscio del Piemonte, nonché vigilare sulla qualità del prodotto, cercando di uniformarla il più possibile. "A fine anno, in occasione dell'assemblea dei soci, presenteremo un disciplinare di produzione - argomenta il presidente - Nulla di vincolante, ma un vademecum che potrà aiutare i nostri produttori a fare ancora meglio".
Mandorle e noci del Consorzio sono vendute, tramite accordo annuale, a Life di Cuneo, la quale le confeziona e le vende con il proprio marchio alla Gdo: "Abbiamo un accordo in esclusiva con Life e pertanto sulle confezioni viene apposto anche il nostro bollino - specifica Marchisio - Il bollino può essere poi utilizzato dai nostri soci per distribuire mandorle e noci in canali diversi da quello della grande distribuzione".
"Non ci poniamo limiti"
Quanto agli obiettivi per il futuro, oltre a un auspicabile incremento dei volumi del 20-30%, Marchisio aggiunge: "Il nostro è un Consorzio giovane e pertanto è importante farsi conoscere. Abbiamo partecipato a eventi e fiere e abbiamo constatato lo stupore e l'apprezzamento per un prodotto che spesso il consumatore ignora, la mandorla piemontese è per molti una novità".
"Siamo poi sempre aperti al confronto e alla collaborazione con altri Consorzi o con aziende del terriotrio interessate alle nostre mandorle e alle nostre noci - conclude - Consci dell'importanza dell'aggregazione, non ci poniamo limiti".