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27 maggio 2024

Frutta, consumi, innovazione: il percepito è (quasi) giusto

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Frutta, in tutte le sue declinazioni: abitudini di acquisto, preferenze dei consumatori, nutrizione, sostenibilità, cambiamento climatico, innovazione. Era questo il focus dell’incontro “Dare buoni frutti“, organizzato oggi dal Corriere della Sera in collaborazione con Gruppo Orsero e Ipsos.

Le premesse Ipsos

Ilaria Ugenti, corporate reputation leader di Ipsos, ha introdotto i risultati della ricerca condotta ad aprile così: “Da consumatrice ho scoperto un mondo che non immaginavo assolutamente e, soprattutto, un settore estremamente complesso”. Benvenuta tra noi, Ilaria!

Gli italiani sono stati classificati in questi cinque cluster di consumatori: Esploratori del benessere (una nicchia di consumatori); Attenti buongustai (un italiano su 5); Tradizionalisti (circa un italiano su quattro); Food lovers (un italiano su 5); Innovatori del gusto (il 18%).

Gli Esploratori del benessere sono prevalentemente giovani uomini ben istruiti, che spesso vivono ancora con la famiglia di origine e si occupano degli acquisti alimentari. Gli Attenti buongustai sono più anziani della media, con un’età media di 53 anni, e vivono con il partner e i figli. I Tradizionalisti, anch’essi più maturi della media, hanno un livello di istruzione più basso e meno della metà di loro si occupa degli acquisti alimentari. I Food lovers, prevalentemente donne, hanno un’età media di 51 anni e un livello di istruzione sotto la media, e si occupano principalmente degli acquisti alimentari. Infine, gli Innovatori del gusto sono molto giovani, con un’età media di 29 anni, e sono molto istruiti, vivendo spesso con il partner e i figli.

Per tutti, qualità

Un aspetto comune a tutti i gruppi è l’importanza attribuita alla qualità e alla salute nell’alimentazione. Tuttavia, ogni gruppo interpreta il concetto di mangiare sano in modo diverso. Per gli Esploratori del benessere, significa fare la scelta giusta al momento della spesa. Per gli Attenti buongustai, i Tradizionalisti e i Food lovers, mangiare sano vuol dire seguire una dieta bilanciata e variegata. Gli innovatori del gusto, invece, prestano attenzione alla presenza di allergeni e introducono nuovi ingredienti nella loro dieta.

La frutta è percepita come un alimento importante per una dieta varia ed equilibrata. I Food lovers, in particolare, sottolineano il valore nutritivo e vitaminico della frutta. Per gli Innovatori del gusto, la frutta è anche una fonte di energia senza appesantire e può essere consumata ovunque. Inoltre, molti considerano la frutta uno snack pratico e veloce, soprattutto per gli Attenti buongustai e i Food lovers.

La ricerca ha anche evidenziato come le abitudini di consumo siano cambiate negli ultimi anni. Il 45% degli intervistati ha aumentato il consumo di frutta negli ultimi due o tre anni, principalmente perché si sposa bene con una dieta sana e per le nuove occasioni di consumo. Tuttavia, un italiano su dieci ha ridotto il consumo di frutta a causa dell’aumento dei prezzi.

Il consumo di frutta avviene principalmente durante i pasti principali, ma anche come spuntino a merenda. Un italiano su due consuma frutta come spuntino pomeridiano, mentre il consumo a colazione è ancora limitato, prevalentemente menzionato dagli esploratori del benessere e dagli attenti buongustai.

Il supermercato è il principale canale di acquisto della frutta, seguito dai negozi tradizionali e dai mercati rionali. Il supermercato è preferito per la varietà, la possibilità di scegliere i prodotti e i prezzi più bassi. I negozi tradizionali sono apprezzati per la freschezza della frutta e il rapporto personale con il negoziante.

Frutta innovativa, ma in pochi lo sanno

L’innovazione è un concetto ancora poco associato alla frutta, anche se i nuovi tipi di frutta come l’uva senza semi e il kiwi giallo stanno guadagnando popolarità. Circa un italiano su due consuma l’uva senza semi e un italiano su tre consuma il kiwi giallo e l’anguria senza semi. Tuttavia, solo il 20% degli intervistati associa l’innovazione alla frutta.

Chi avverte l’innovazione ne percepisce il valore e sui temi centrali: ne capisce la portata a livello di valori nutrizionali, ne apprezza la fruibilità e il gusto. Quelle persone, che hanno altissimo potenziale di consumo, sono meno legate al concetto di stagionalità, e sono propense a scegliere prodotti maggiormente fruibili e a sperimentare.

Raffaella Orsero, vicepresident e Ceo del gruppo Orsero, ha sottolineato l’importanza della qualità e del gusto nella scelta dei consumatori. La frutta deve essere gustosa e nutriente per incontrare le preferenze dei consumatori. L’innovazione nel settore frutticolo si concentra su miglioramenti della qualità e della fruibilità, come l’introduzione di frutti senza semi o la frutta tagliata per facilitare il consumo.

“Negli ultimi quindici anni, in Italia, la quantità di frutta consumata è rimasta fondamentalmente costante; ciò che è cambiato è il mix di prodotti consumati – ha ricordato – Abbiamo osservato uno spostamento dei volumi di consumo dai frutti tradizionali, come le pere, verso quelli esotici, come l’avocado. Il maggior consumo dei frutti esotici è anche dovuto al fatto che, viaggiando di più, le persone oggi hanno una maggiore familiarità con questi prodotti rispetto al passato. Inoltre, i cambiamenti negli stili di vita, oggi più dinamici, hanno portato a una maggiore preferenza per prodotti facili da consumare fuori casa, come i frutti di bosco”.

A seguire il confronto  tra Matteo Colombini, Co-Ceo e Cfo Gruppo Orsero, Eliana Liotta, giornalista e scrittrice, Ludovica Principato, assistant professor of sustainable business all’Università Roma Tre, e Franco Aliberti, cuoco antispreco

La filiera controllata è fondamentale per garantire la qualità e la sicurezza della frutta. Matteo Colombini ha evidenziato come la selezione dei partner e il controllo della catena del freddo siano cruciali per offrire prodotti di alta qualità. La filiera deve essere presidiata e i suoi attori devono essere di qualità per assicurare un buon prodotto finale.

“Il risultato della ricerca si allinea perfettamente con la nostra missione di offrire i migliori prodotti, indipendentemente dalla loro origine, garantendo un’esperienza di gusto eccellente – ha sottolienato Colombini – Crediamo fermamente che questa sia la via migliore per aumentare il consumo di ortofrutta. Operiamo in modo capillare attraverso tutti i canali di distribuzione, compresi i mercati tradizionali e la grande distribuzione, poiché, come dimostra la ricerca, gli italiani non mostrano una preferenza marcata per un canale di vendita rispetto a un altro”.

Un dessert naturale

Eliana Liotta ha evidenziato l’importanza della frutta come dessert naturale e fonte di nutrienti essenziali. “La frutta è ricca di acqua, fibre, vitamine e fitocomposti che apportano numerosi benefici alla salute – ha detto – Promuovere la conoscenza delle proprietà nutritive della frutta e integrarla nella dieta quotidiana è fondamentale per migliorare la salute della popolazione”.

Per Ludovica Principato il cambiamento climatico influisce sulla disponibilità di acqua e sulla resa delle colture, spostando le aree di produzione. È necessario adattarsi a questi cambiamenti e investire in tecnologie e pratiche agricole sostenibili per garantire la produzione di frutta di qualità.

“Utilizzare la frutta in cucina in modo creativo e preservarne i nutrienti è essenziale per promuovere un consumo sostenibile e responsabile”, ha osswervato Franco Aliberti  sottolineando l’importanza di ridurre lo spreco di cibo e valorizzare ogni parte della frutta.

In conclusione, la frutta è un alimento imprescindibile nella dieta degli italiani, apprezzato per la sua qualità e i suoi benefici nutrizionali. Tuttavia, è necessario aumentare la consapevolezza sull’importanza della fruttapromuovere l’innovazione nel settore e adattarsi ai cambiamenti climatici per garantire una produzione sostenibile per l’intera filiera e di qualità.

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