03 giugno 2016

Frutta e verdura. Consumi in ripresa a inizio 2016

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Se il 2015 si era chiuso in modo positivo, anche il 2016 si è aperto sotto una buona stella. È quanto emerge dai dati relativi ai consumi di frutta e verdura in Italia analizzati dal Macfrut Consumers’ Trend, osservatorio ideato un anno fa dalla fiera Macfrut in collaborazione con Cso Italy.

Nel primo trimestre del 2016 i consumi sono cresciuti del 3%, circa 60.000 tonnellate in più rispetto allo stesso periodo del 2015. “Un nuovo corso? Solo i mesi a venire potranno confermare o smentire” si legge nella nota del Macfrut che sottolinea come la sostituzione di carne e prodotti lattiero caseari con frutta e verdura stiano certamente incidendo nella ripresa dei consumi dei prodotti ortofrutticoli. Aspetto al quale bisogna aggiungere anche il “costante aumento del numero di vegetariani e vegani”.

AcquistiFruttaVerdura_PrimoTrimestre2016

Dei 1,95 milioni di tonnellate acquistati nei primi tre mesi del 2016, la frutta, con oltre un milione di tonnellate (+4,7%), è il settore che ha trainato maggiormente la crescita. Meno decisa, anche se comunque positiva, la crescita a volume degli ortaggi, +1,4%, pari a quasi 900 mila tonnellate.

Scendendo nel dettaglio dei prodotti che hanno maggiormente influenzato la crescita dei consumi, per quanto riguarda la frutta il Macfrut Comsumers’ Trend ha preso in considerazione cinque casi definiti “emblematici”. Le arance, per esempio, da gennaio a marzo hanno visto crescere gli acquisti del 2% (circa 253 mila tonnellate). Con 251 mila tonnellate ci sono poi le mele con un +4,4% rispetto al 2015. Molto bene le clementine, +11,4%, così come le pere, +9,8%, che passano da 89 mila a 98 mila tonnellate. Infine i kiwi, +1%.

AcquistiFrutta_PrimoTrimestre2016

Sul fronte dei prezzi all’acquisto, invece, la diminuzione più consistente nel primo trimestre è quella fatta registrare dai kiwi, -0,6% passando da 1,68 a 1,67€/kg. Anche le pere vedono una contrazione di 1 eurocent/kg (-0,8%), le mele passano da 1,25 a 1,23€/kg (-1,6%). Le diminuzioni di prezzo coinvolgono in maniera più decisa gli agrumi: le arance con il -2,4% e le clementine -2,3%.

AcquistiOrtaggi_PrimoTrimestre2016

Tra gli ortaggi, ad eccezione dei finocchi, la situazione “è generalmente positiva” afferma lo studio: patate +2,2% con 177 mila tonnellate (+6,6% nel prezzo medio), bene pomodori, +6,1%, e cipolle, +8%: “i primi registrano il -1,3% del prezzo medio di acquisto e le seconde un’incoraggiante -0,2%”. Grande risultato per la famiglia dei radicchi “che in questo inizio di anno evidenziano il +16% sul primo trimestre 2015.

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