La spesa complessiva di prodotti freschi continuerà a crescere fortemente in Cina, anche se l'economia ha rallentato. È il parere espresso durante Fresh Produce Forum China da Liu Youcai, vice-president di Benlai Group, azienda specializzata in on line grocery con base a Pechino.
“Il consumo si sta trasformando. I consumatori cinesi stanno perseguendo una migliore qualità della vita che si riflette nel modo con il quale acquistano”. È la qualità che ora guida le decisioni, riflesso anche di un cambio generazionale in atto in questo momento nel paese. “In precedenza i consumatori erano molto cauti e preferivano risparmiare ma i consumatori più giovani ora spendono con maggior libertà. Si tratta di una tendenza che difficilmente potrà cambiare”.
La crescita dei berries
“Noi crediamo che la Cina rappresenti oggi la più grande opportunità di mercato a livello globale”. Ad affermarlo Hae Chun, vice presidente, nonché responsabile per l’Asia-Pacifico, dell’azienda americana di berries Driscoll’s. Una convinzione che ha portato l’azienda anche ad installare coltivazioni nella provincia di Yunnan. Non è, comunque, un’impresa facile. Non mancano grandi problemi che attraversano un po’ tutta la filiera. È difficile, per esempio, salvaguardare la produzione integrata, trovare terre sane ed acqua pulita, organizzare la catena del freddo o convincere i consumatori cinesi che la merce prodotta nel proprio paese possa essere sicura, essendo convinti del contrario. Driscoll’s, comunque, continua con la sua mission: “Servire il mercato locale con la merce più fresca possibile” afferma Chun. Nessuna differenza, quindi, fra merce nazionale e merce importata. “Se riusciremo a mettere a punto la qualità, il consumatore saprà apprezzarla” conclude il manager di Driscoll’s.
La grande espansione dei kiwi
Ma i berries sono solo una delle categorie di frutta e verdura che in Cina possono avere ampie possibilità di crescita. I kiwi, per esempio, sono un frutto in grande espansione dal punto di vista dei consumi in Cina. Simon Limmer, chief operating officer del colosso neozelandese Zespri, ha mostrato alcuni dati circa la crescita del mercato sottolineando come la crescita dei consumi cinesi nei prossimi cinque anni sarà uguale a un mercato 1,3 volte più grande di quello della Germania o del Regno Unito e raggiungerà i 6,5 miliardi di dollari entro il 2020 (oggi rappresenta un emrcato da 4,2 miliardi di dollari).
E le più recenti ricerche di mercato suggeriscono che nulla ha più probabilità di crescita dei kiwi nel mercato ortofrutticolo cinese. Già quest’anno la Cina supererà il Giappone e diventerà il primo mercato per il kiwi per la Nuova Zelanda. Questo perché la Cina, patria di questo frutto nonché il più importante produttore al mondo, si sta adeguando agli standard del resto del mondo. Con molti giovani impianti non ancora in produzione, il raccolto cinese potrebbe raddoppiare per raggiungere in futuro i due terzi della produzione mondiale. Ma Limmer sottolinea anche come il settore nazionale sia in un momento critico del suo sviluppo poiché stia cercando di passare da un’organizzazione agricola molto frammentata, formata da realtà molto piccola, ad una moderna e ben organizzata.
Voglia di novità: avocado, mele in tubo e baby barbabietole
Ci è voluto un po’ per convincere i consumatori cinesi ad acquistare e consumare avocado, ma ora ci sono segnali importanti che mostrano come anche questo frutto stia cominciando a trovare una sua strada. Le importazioni, infatti, stanno crescendo: nel 2015 del 160%, così come l’anno precedente, per un volume complessivo di 15mila tonnellate. Il Messico è l’importatore più importante, ma anche il Perù, non a caso presente nella parte espositiva del Forum, sta cominciando a fare le prime consegne e ProPerù, organizzazione di promozione del governo peruviano, aprirà un ufficio proprio a Chengdu, sede dell’evento.
Ma la voglia di novità non finisce qui: Rockit Apples, le mele di piccolo calibro confezionate in tubi per un consumo fuori casa come supersnack, hanno suscitato grande interesse sugli scaffali dei negozi al dettaglio visitati dai partecipanti del Fresh Produce Forum China.
E ancora, Ian Simmons di ITS Assoc/Fresh Concepts Asia, era presente all'evento per introdurre Love Beets, il brand di una baby barbabietola. Con la pubblicazione dei dati di una ricerca indipendente in fase di completamento, Simmons spera di poter confermare i benefici per la salute della barbabietola e di avere così a disposizione un’arma efficiente per una futura campagna di marketing.
Canali di vendita. Old e new economy
Non poteva mancare una finestra anche sull’e-commerce durante il Fresh Produce Forum China. Clark Meng, direttore acquisti internazionali presso un gigante cinese dell’e-commerce come JD.com, ha spiegato come la vendita di prodotti freschi on line sarà fondamentale in futuro e, con uno smartphone, ha dato una dimostrazione dal vivo della facilità di acquistare frutta fresca on line in Cina. Sebbene la gestione del fresco sia molto impegnativa per le aziende di e-commerce, Meng si è detto sicuro del successo di questo settore. Non a caso il gruppo ha investito pesantemente nella cosiddetta “consegna dell'ultimo miglio”, e la metà dei 120.000 dipendenti del gruppo è orami dedicata a questa parte del business.
E-commerce e retail tradizionale, comunque, non vengono considerati in questo momento come due canali in guerra e competizione tra loro in Cina. Di questo ne sono convinti un po’ tutti, a partire dagli esponenti di entrambi i settori presenti al Forum, come i dirigenti di Ito-Yokado, Pagoda, Benlai e Jiuye Supply Chain Management. Secondo loro, canali tradizionali e e-commerce possono coesistere e completarsi a vicenda.
Fonte: traduzione, sintesi e adattamento tratto da www.fruitnet.com. Articolo originale “Fresh Produce Forum China: 20 key trend” di Jhon Hey.
Tutte le presentazioni sono disponibili qui