25 agosto 2021

Frutta estiva, in Emilia Romagna annata da dimenticare

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Gelate, cimice e fitopatie varie hanno condizionato la campagna 2021 della frutta estiva in Emilia Romagna. Complessivamente c’è stato un calo produttivo importante, i prezzi comunque sono stati buoni per chi ha avuto disponibilità di prodotto. Buono l’andamento dell’export sui mercati europei dove c’è stata carenza di prodotto.  Così Giancarlo Minguzzi, presidente di Fruitimprese Emilia Romagna, fa il punto sulla stagione commerciale che si avvia alla conclusione.

“In Emilia Romagna – dice Minguzzi – le produzioni di drupacee sono mancate per almeno il 50% ma in modo molto eterogeneo, con aziende agricole che hanno raccolto l’80% e altre che non hanno raccolto neppure il 10%; la differenza l’hanno fatta i sistemi antibrina che quest’anno hanno funzionato,  diversamente da quello che è successo l’anno scorso. Riguardo ai prezzi di pesche/nettarine, albicocche e susine finora sono stati buoni, ma leggermente inferiori a quelli dello scorso anno. La campagna non è ancora terminata e con le scarse produzioni piemontesi le quotazioni rimarranno buone fino a fine stagione”.

Disastro pere

Si preannuncia invece un’altra campagna disastrosa per le pere. “La produzione di pere, com’è risaputo, sono e saranno scarsissime, di qualità non omogenea, anche in conseguenza dei danni da cimice asiatica che quest’anno ha creato danni superiori allo scorso anno sia nelle pomacee che nelle drupacee. La varietà Abate, la regina delle pere,  subirà un taglio produttivo  devastante, dal 70 all’80%, di conseguenza per quel poco prodotto che resterà i prezzi si prevedono alti ma non tali da compensare il crollo della Plv per ettaro”. E a questo proposito – aggiunge Minguzzi – “non voglio andare sul “tecnico”, ma vanno riammessi prodotti o vanno cercati sistemi più incisivi di difesa, poiché il lancio degli antagonisti della cimice asiatica sembrano non essere sufficienti e comunque in ritardo. Il raccolto delle prime mele estive (la varietà Gala) è di qualità ottima , ma anche qui la situazione è condizionata dagli attacchi di cimice, poiché come tutti sanno mano a mano che le colture estensive si raccolgono il parassita se ha le mele nelle vicinanze è lì che migra”.

Sul fronte kiwi si annuncia una produzione scarsa, inferiore a quella dello scorso anno, “quindi con mancanze che rasentano il 50%. Per cui si prevede un forte aumento dell’import da paesi come la Grecia, dove invece la produzione sarà normale”.

Fonte: Fruitimprese Emilia Romagna

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