20 marzo 2015

Frutta imperfetta. In Canada la catena Loblaw lancia “No Name Naturally Imperfect”

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Forme curiose, dimensioni non standard, piccole imperfezioni in superficie. Ma, alla fine, sane e soprattutto gustose. Loblaw, la più importante catena di supermercati specializzata in generi alimentari in Canada, ha lanciato la campagna “No Name Naturally Imperfect”: per ora solo mele e patate, ma se l’idea avrà successo entreranno nel paniere anche altre verietà di frutta a e verdura. Prodotti “naturalmente imperfetti” che costeranno fino al 30% in meno.

“Ci si concentra spesso sull’apparenza di frutta e verdura piuttosto che sul loro gusto” ha commentato in una nota dell’azienda il vicepresidente Glenn Acton e responsabile delle promozioni delle catene a insegna Maxi et Maxi & Cie del Québec. “Eppure, una volta che si è pelata o tagliata una patata, è impossibile dire se era macchiata o deformata. La gamma di prodotti senza nome “Naturalmente imperfette” è un esempio eccellente di fruttuosa cooperazione tra Loblaw e i suoi fornitori. È un modo innovativo per fornire delle scelte nutrienti a un buon prezzo ai nostri clienti”.

Il tema della lotta allo spreco continua quindi, come già aveva fatto in precedenza con un’operazione simile anche la catena francese Intermarché che ha visto peraltro crescere di quasi il 25% la propria clientela con la vendita di frutta e verdura “brutta” con la campagna dal titolo “Fruits et legumes moches”. Anche la società inglese di market intelligence Mintel, in una sua recente ricerca aveva evidenziato come al 48% degli inglesi piacessero frutti e ortaggi dalle forme imperfette, ancor di più se messe in vendita ad prezzo scontato.

D’altronde, come commenta ancora la catena canadese, frutti e ortaggi non perfetti, a volte vengono venduti alle aziende di trasformazione per preparare succhi, salse o zuppe, ma molto spesso non vengono neanche raccolti e, quindi, mandati al macero.

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