“Nella distribuzione automatica la frutta secca, come anche la frutta fresca, offrono una importante diversificazione dell’offerta. In questo senso il vending può ancora esprimere una grande potenzialità nel consumo sano”, spiega Pinetti. “La sensibilità alla sana alimentazione è in crescita, c’è inoltre una forte pressione istituzionale che spinge sulla sana alimentazione a base di frutta.” Secondo Pinetti, esiste una forte esigenza di una parte dei consumatori, anche se finora la propensione d’acquisto nel vending non è ancora alta. C’è quindi bisogno di una adeguata comunicazione al consumatore. Confida sostiene progetti per una sana nutrizione fuori casa, come ‘Vai con la frutta’, l’iniziativa dedicata alla distribuzione di prodotti con basso contenuto calorico e ‘Sani e Informa’ per alimenti salutari tramite distributori nelle scuole secondarie. “La frutta secca, come alimento salutare, si presta in particolar modo al vending per via della grammatura” prosegue Pinetti. “Il packaging ad hoc e l’aspetto shelf life rendono la frutta secca uno snack fuori casa molto adatto a questo tipo di distribuzione.”
E la frutta e verdura fresca? “E’ un prodotto che va spinto, ha una serie di aspetti problematici, come la logistica, l’invenduto, i tempi di shelf life che sono critici. Ciò nonostante sono molti i potenziali che il vending offre in questo settore. Dove altro si trova la possibilità di comprare ad esempio una mela sola? Uno snack semplice e salutare al distributore.” La visione futuristica per frutta secca e ortofrutta nel vending secondo Pinetti è un ruolo strepitoso nell’allargamento del comparto. Oggi il prodotto che domina il settore della distribuzione automatica è indubbiamente il caffè. “Frutta fresca e frutta secca sono di recente introduzione, e come prodotti sono stati gestiti anche in modo intelligente da parte dei produttori. Questo comparto offre valori di consumo su oltre 6,5 miliardi di consumi. Di cui 4,5 mrd sono di bevande calde, 1 milione di bevande fredde, soprattutto acqua. La categoria di prodotti freschi, quindi non solo frutta, ma anche yoghurt, tramezzini, ecc sono ben 2 milioni di pezzi erogati”, spiega Lucio Pinetti.