20 dicembre 2019

Frutta secca, export al +5,9% nei primi nove mesi del 2019

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Anche i primi nove mesi del 2019 confermano, per il comparto della frutta secca ed essiccata, la tendenza che è in atto ormai da tempo: cresce l’export, seppure nel fatturato si registra una leggera flessione, e c’è un grande fermento anche sul fronte dell’import.

Secondo le cifre rese note da Fruitimprese su elaborazione di dati Istat, i quantitativi esportati da gennaio a settembre 2019 ammontano a 1.649.855 tonnellate, rispetto a 1.572.341 tonnellate dell’analogo periodo dello scorso anno. Ciò significa un +5,9%, ma in termini di valore si assiste a un – 1,3%, dal momento che si è passati dai 315,66 milioni di euro dello scorso anno ai 311,71 milioni di euro di quest’anno.

Per quanto riguarda le importazioni, da gennaio a settembre 2019 sono aumentate del 16,1%, passando da 143,473 a 166.575 tonnellate. Anche in termini di valore si registra un deciso rialzo: + 19,3%, che significa da 735,57 a 877,41 milioni di euro.

Dando uno sguardo agli altri generi ortofrutticoli, sul fronte dell’export c’è da segnalare il permanere del periodo negativo della frutta fresca, che in termini di valore rimane ancora in rosso, con un – 7,5% rispetto allo scorso anno. Segni negativi, dal punto di vista del fatturato, anche per gli agrumi (- 6,8%) e per la frutta tropicale (- 1,7%). Lievemente in aumento, invece, il bilancio di legumi e ortaggi (1,1%).

Per le importazioni, si segnalano l’aumento in quantitativi di legumi e ortaggi (+8%), agrumi (4,6%) e frutta fresca (5,7%), mentre cala (- 5%) l’ingresso di frutta tropicale.

 

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