La frutta secca è quanto mai protagonista in queste festività 2015/2016. Come se non bastasse la tradizione gastronomica italiana, che vede noci & co. praticamente immancabili sulle tavole natalizie, in questi giorni ci ha pensato anche il Ministero della Salute a sottolineare e a evidenziare ulteriormente l’importanza della frutta secca.
Il dicastero di Lungotevere Ripa ha infatti pubblicato un opuscolo, scaricabile dal sito www.salute.gov.it, in cui si spiegano le proprietà e i benefici della frutta a guscio (anacardi, noci, nocciole, mandorle, pinoli, arachidi e pistacchi) e di quella polposa disidratata (fichi, prugne, albicocche, uva passa e datteri).
“La frutta secca a guscio – scrive l’agenzia di stampa Adnkronos, che ha riportato la notizia – ha un elevato contenuto in acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi, tra cui acido linoleico (Omega 6) e acido alfa-linolenico (Omega 3). Questi ultimi sono grassi essenziali che il nostro organismo non è in grado di produrre e che devono essere introdotti con l'alimentazione. Contiene anche vitamine B ed E, e sali minerali come potassio, rame, fosforo, ferro e calcio. Molto importante anche la presenza di proteine, seppure non nobili come quelle della carne o del pesce. La frutta secca polposa disidratata si caratterizza per un alto contenuto di zuccheri, fibra, sali minerali e un basso contenuto in grassi. Dal punto di vista calorico 100 grammi di frutta secca a guscio forniscono all'organismo circa 500-600 calorie, mentre quella polposa disidratata circa 200-300 calorie”.
Non meno importante, inoltre, è che il Ministero della Salute consiglia un consumo moderato di frutta secca (circa 30 grammi al giorno) non solo nel periodo delle festività natalizie, bensì tutto l’anno, preferibilmente al momento della colazione.