09 dicembre 2016

Frutta secca, Inghilterra e Norvegia la promuovono

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Dall’Inghilterra e dalla Norvegia arrivano nuove conferme sulle virtù salutari della frutta secca. Secondo uno studio condotto dall’Imperial College London e dalla Norwegian University of Science and Technology, pubblicato in questi giorni sulla rivista scientifica BMC Medicine, una porzione quotidiana di circa 20 grammi di nocciole o noci riduce la probabilità di incorrere in problemi cardiaci, cancro e morte prematura.

Il gruppo di ricerca ha preso in considerazione 29 studi in tutto il mondo che hanno coinvolto fino a 819.000 partecipanti, i quali includevano a loro volta più di 12.000 casi di malattie delle coronarie, 9.000 casi di ictus, 18.000 casi di malattie cardiovascolari e cancro, e più di 85.000 morti. Pur con delle variazioni legate alle differenze di genere, ai fattori di rischio e alla provenienza geografica, dai risultati è emerso che 20 grammi al giorno di noci, nocciole o arachidi, l’equivalente di un pugno, possono ridurre il rischio di malattie delle coronarie di quasi il 30 per cento, il rischio di cancro del 15 per cento, e quello di morte prematura del 22 per cento.

Una media di almeno 20 grammi di consumo è stata associata inoltre ad un ridotto rischio di morire di malattie respiratorie di circa la metà, e di diabete di quasi il 40 per cento, anche se i ricercatori osservano che vi sono meno dati su queste malattie in rapporto al consumo di frutta secca. Diverse le varietà analizzate, come noci, nocciole, noci pecan, ma sono state incluse anche le arachidi.

In particolare alcune tipologie come le noci semplici e quelle pecan sono ricche, oltre che di magnesio, fibre e grassi polinsaturi, anche di antiossidanti che potrebbero contrastare lo stress ossidativo, una condizione causata dall’eccessiva produzione di radicali liberi da parte dell’organismo.

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