13 dicembre 2017

Frutta secca, la Damiano produce in proprio e il fatturato vola

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Damiano S.p.A., storica azienda di Torrenova (ME) specializzata nella lavorazione di frutta secca proveniente da agricoltura biologica, nonché leader mondiale nel segmento delle mandorle, sta investendo ora anche direttamente nella produzione, con risultati molto positivi sul proprio fatturato.

A darne notizia è un servizio ad hoc apparso in questi giorni su “Repubblica”, dove è scritto tra l’altro: “La società siciliana di frutta secca, già da anni convertita al bio, ha rilevato mille ettari di terreno e ha cominciato a produrre in proprio”. Sempre su Repubblica parla Riccardo Damiano, ceo di questa azienda fondata nel 1964 e arrivata oggi alla quarta generazione, che fin dal 1976 ha introdotto la sua prima produzione biologica e già dal 2000 si è convertita completamente al bio.

“Per molti anni nocciole, pistacchi e mandorle – spiega Riccardo Damiano – sono stati acquistati da agricoltori che avevano convertito al biologico le loro aziende agricole. Ma poi, per fare il salto dimensionale abbiamo capito che era necessario internalizzare una parte importante della produzione. Così possiamo assicurare che tutti i passaggi, dalla pianta al prodotto finito, siano completamente tracciati”

“I risultati – scrive ancora Repubblica – sono evidenti sotto il profilo del fatturato, passato dai 19,6 milioni di euro del 2012 ai 40,5 dello scorso anno, con la previsione di chiudere l’esercizio in corso a quota 41,4 milioni, così come sotto il profilo dell’ebitda, cresciuto da 1,2 milioni di cinque anni fa ai 4,6 del 2017. Oggi l’offerta prevede circa 40 tipologie di prodotto bio, vendute in una ventina di Paesi tra catene specializzate nella vendita di prodotti coltivati in modo naturale e catene della gdo. “In un settore che negli ultimi anni ha visto crescere sensibilmente l’offerta – spiega Riccardo Damiano – abbiamo puntato a distinguerci investendo sulla qualità. Nello stabilimento abbiamo realizzato un sistema d’impacchettamento flessibile che consente di realizzare packaging da 100 grammi fino a una tonnellata”.

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