12 gennaio 2021

“Frutta secca per gelati e pasticcerie, ci salveremo solo riaprendo presto”

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“Poteva essere un anno eccezionale, invece stiamo tenendo solo grazie ai guadagni realizzati negli scorsi anni”. Questo, in estrema sintesi, è il bilancio dell’anno 2020 per Alessandro Caruso, titolare della Caruso Alessandro, azienda di Spilimbergo (Pordenone) specializzata nella lavorazione e commercializzazione di prodotti a base frutta secca.

“Nei primi due mesi dell’anno scorso – spiega – eravamo partiti fortissimo e le proiezioni che avevamo iniziato a fare ci profilavano un aumento del giro d’affari intorno al 35%. Invece, ci siamo trovati a dovere gestire un – 25% del nostro fatturato, essendo noi fornitori di gelaterie, pasticcerie e settore Horeca in generale.

Abbiamo cercato di limitare i danni un po’ come abbiamo potuto – prosegue Caruso – grazie a contatti con Paesi come la Svezia, che non ha fatto il lockdown. Siamo riusciti a stare in piedi grazie alla solidità accumulata negli anni scorsi, ma so di diversi concorrenti/amici per cui le cose non stanno così. Nel nostro settore c’è molto sconforto e ci auguriamo che tutto ciò finisca il prima possibile. Per potere ripartire quest’anno con qualche speranza di guadagno, bisognerebbe per quanto ci riguarda riaprire tutto tra fine febbraio e inizio marzo, quando il comparto della gelateria entra nel vivo.

Peccato perché – conclude Caruso – il Sigep dello scorso anno ci aveva portato davvero tanti ottimi contatti, perfino con Paesi anche molto lontani, come la Costa Rica. Tutto ciò che avevamo preparato a livello di novità è rimasto pressoché sulla carta, per cui torneremo a riproporre, tra le altre referenze, anche le nostre tagliatelle al pistacchio, a base di materia prima 100% italiana.

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