Il comparto della frutta secca continua ad attraversare un momento di grande fervore, anche se quest’anno, rispetto al 2016, la tendenza è quella di un calo del fatturato. Secondo dati Istat rielaborati da Fruitimprese, nei primi cinque mesi del 2017 l’export di frutta secca è aumentato del 6,1% a livello di quantitativi, mentre è contestualmente diminuito del – 9,2% in valore. Più nello specifico, tra gennaio e maggio 2017 sono state esportate 22.387 tonnellate di frutta secca, rispetto alle 21.101 dell’analogo periodo 2016. Il valore, tuttavia, è sceso da 179,87 a 163,29 milioni di euro.
Un’analoga situazione si ritrova anche sul fronte dell’import. Tra gennaio e maggio 2017 sono infatti arrivate in Italia 79.723 tonnellate di frutta secca, il 6,6% in più rispetto a un anno fa, quando questo quantitativo si era fermato a 74.775 tonnellate. Il fatturato, tuttavia, mostra un calo del – 13,5%, passando da 460,93 a 398,51 milioni di euro.
Dando uno sguardo agli altri generi ortofrutticoli, per quanto concerne l’export si registra, a livello di fatturato, un balzo in avanti della frutta fresca (+ 6,4%), di legumi e ortaggi (+ 5,7%) e della frutta tropicale (+ 15,7%), mentre calano gli agrumi (- 14,3%).
Per quanto riguarda l’import, aumentano in valore legumi e ortaggi (+12,2%), agrumi (+ 55,4%), frutta fresca (+ 8,7%) e frutta tropicale (+ 11,6%).