12 settembre 2013

Frutta secca, vola l’export e cala l’import

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Un consistente aumento delle esportazioni, sia in termini quantitativi sia di valore, e un altrettanto sostenuto calo delle importazioni, ma solo dal punto di vista quantitativo e non in valore. Questo, in estrema sintesi, è il bilancio dei primi cinque mesi del 2013 per quanto riguarda l’import/export italiano di frutta secca. Secondo i dati forniti da Fruitimprese, l’export di frutta secca segna in particolare un aumento del 15,7% nei primi cinque mesi del 2013, rispetto all’analogo periodo del 2012. Più contenuto l’aumento in valore: + 7,3%, ovvero da 88,8 milioni di euro a quasi 95,4 milioni di euro. Sul fronte delle importazioni di frutta secca, invece, la situazione è nettamente diversa: il calo in termini quantitativi nei primi cinque mesi del 2013, rispetto all’analogo periodo 2012, è stato del -10,5%, ovvero si è passati dalle 57.614 tonnellate di un anno fa alle 51.539 tonnellate di quest’anno. Tiene però il valore, che addirittura schizza a un +17,2%, passando da 227,9 a 267,2 milioni di euro.

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