La frutta si raccoglie sempre più in elettrico. A Eima, il salone dedicato alle macchine agricole che si tiene a Bologna fino al 13 novembre, non mancano le aziende che offrono questo prodotto per un lavoro di raccolta a emissioni zero dove il lavoratore riduce l'esposizione ai fumi tossici, soffre meno le vibrazioni e il rumore del motore termico. Senza dimenticare la valorizzazione delle colture e dei prodotti di frutteti, vigneti e anche della IV gamma.
Un terreno tutto da conquistare
L'introduzione di mezzi a batteria nella raccolta della frutta è facilitato perché non è necessaria tanta potenza e quindi non si registrano problemi di autonomia visto la minima velocità necessaria per raccogliere fragole o mele.
Una testimonianza interessante è quella dei carri della ditta Billo di Padova, come spiega a myfruit.it il responsabile delle vendite Lorenzo Bisso: “Passano anche quattro giorni prima di ricaricare. Non è un problema. Chi è passato all’elettrico non è mai tornato indietro. Abbiamo un netto miglioramento della qualità del lavoro visto che non si é infastiditi per ore dal rumore del motore”.
In elettrico per la IV gamma
La Dari EcoMeccanica nel lontano 2012 – almeno dal punto di vista della tecnologia elettrica – vinse il premio Eima novità tecnica. Sono passati dieci anni e i modelli si sono moltiplicati. Come spiega il titolare Francesco Roselli: “A Eima ci sono quattro modelli, indirizzati soprattutto al lavoro dentro la serra dove è necessario garantire una buona qualità dell'aria”. Un prodotto per le aziende della IV gamma.
Interessante il progetto Terrateck che presentano macchine full electric per la raccolta della frutta con una forte attenzione all’ergonomia e al benessere del lavoratore, anche loro hanno in catalogo macchine per lavorare in serra, grazie a postazioni che permettono di operare distesi.
L'offerta di Eima conferma la tendenza a puntare sulla sostenibilità anche delle macchine e a una maggiore attenzione del benessere del lavoratore.