Non è una novità, anche se in Italia stenta a decollare come idea, mentre in Europa (famosa l’iniziativa della catena francese Intermarché con la campagna dal titolo “Fruits et legumes moches”) e soprattutto negli Stati Uniti d’America è sempre più frequente.
L’ortofrutta “imperfetta”, brutta ma buona, trova sempre più spazio dall'altra parte dell'Atlantico: esteticamente non accattivante, ma organoletticamente identica ai frutti di pezzatura e calibri canonici che si è soliti trovare nei reparti ortofrutta, costa meno e soprattutto va incontro al tema della lotta contro lo spreco alimentare, argomento sempre sempre più sentito da parte dei consumatori.
Uno dei player di riferimento nel mondo della Gdo a stelle strisce, Whole Foods, aprirà il 26 luglio a Santa Clara, in California, un nuovo store (circa 5000 metri quadrati, stimati circa 225 nuovi posti di lavoro), il 44esimo nel Nord della California.
Grazie all’accordo con Imperfect Produce, organizzazione che si occupa di aiutare gli agricoltori a vendere frutta e verdura imperfette, a caratterizzare il nuovo punto vendita saranno, per esempio, anche patate o albicocche dalle forme curiose e atipiche.
Oltre all’ortofrutta “ugly”, il nuovo punto vendita di Whole Foods darà particolare spazio ad un ampio assortimento di frutta e verdura “classica”, con anche noodles di zucchine, piatti pronti freschi, mix di insalate e prodotti per vegetariani.
Fonte news: Whole Foods Market