24 giugno 2016

Fruttital e Sant’Orsola scelgono Fruit&Veg Innovation 2017

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L’affaire “Fiere ortofrutticole italiane” recentemente ha visto la presa di posizione dura e polemica da parte di Assomela, l’associazione che raggruppa e rappresenta gran parte del mondo melicolo italiano, e di Italmercati, il network che unisce un numero importante di Mercati italiani.

Due mondi che, al momento, hanno deciso di farsi da parte nel 2017 e quindi non parteciperanno né al Macfrut né a Fruit & Veg Innovation, la nuova formula fieristica annunciata a maggio a Verona.

Nell’attesa di capire cosa succederà realmente il prossimo anno – un improbabile, anche se auspicato da molti, accordo magari sul filo di lana oppure un più probabile muro contro muro, considerando che le due manifestazioni si svolgeranno nello stesso mese, con una parziale sovrapposizione di date – i lavori procedono. In una recente nota apparsa sul sito di news di Ipack Ima e veicolato con la prima newsletter dedicata alla nuova fiera, vengono annunciate le prime due adesioni di peso del mondo ortofrutticolo: la ligure Fruttital della famiglia Orsero e la trentina Sant’Orsola, leader italiano nella produzione di piccoli frutti, fragole e ciliegie.

Oltre a Fruttital e Sant’Orsola, nel comunicato di Ipack Ima si sottolinea come “manifestazioni di interesse” siano arrivate anche da altri comparti del mondo ortofrutticolo italiano “come quello dei piccoli frutti, della frutta secca e della quarta gamma”.

Non mancano poi segnali dall’estero, “dalla Francia e dalla Spagna che in Milano vedono la piattaforma commerciale più importante per l’interscambio ortofrutticolo con l’Italia”. A questo bisogna aggiungere la “recente presenza di Fruit&Veg Innovation alla missione dell’ortofrutta italiana in Kazakistan” che fa parte della strategia della nuova fiera che si terrà, ad anni alterni, a Milano e Verona, per ingaggiare buyer da tutto il mondo, e che “proseguirà da settembre in Polonia e in altri Paesi”.

A breve, infine, verranno annunciati alcuni road-show “nelle aree più vocate dell’ortofrutticoltura italiana”.

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