17 settembre 2012

Funghi Valentina. Sostenibilità ambientale e produzione bio

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“A fine anni ’70 era arrivata la funghicoltura e così, mio papà, iniziò l’attività. Oggi abbiamo 30 stanze di coltura, 90 addetti con un età media sotto i 30 anni”. Non solo: il 90% sono donne ed extracomunitarie. Valentina Borghi aveva solo 3 anni quando il padre Oriano decise di gettarsi in quest’avventura e se, allora, fu l’ispirazione per il nome dell’azienda, oggi ne è al timone con determinazione e le idee molto chiare: “Far funghi significa per forza vivere in modo green. Si parte da un compost e dopo il ciclo di produzione che dura circa 35 giorni si ritorna all’ammendante agricolo”. All’ultima edizione del Sana di Bologna, l’azienda Agricola Valentina di Minerbio (BO), si è presentata con alcune novità: le conserve di funghi (per esempio la marmellata di funghi prataioli) e il fungo fresco della varietà Crema, biologico: “Le sue caratteristiche sono che è più resistente e, soprattutto, è più saporito” – continua Valentina Borghi – “E’ adatto chi lo cucina ripieno oppure, poiché è adatto per farlo crescere a ombrello, è ideale anche da cucinare alla griglia”. L’azienda vende a ingrossi e fruttivendoli e nel circuito Bio attraverso la Ecor. “Niente GDO in modo diretto per ora, anche se comunque arriviamo anche in questo settore attraverso gli ingrossi”. Nel 2009 ha conseguito la certificazione Bio, iniziando, praticamente per prima in Italia, a commercializzare funghi champignon con questa certificazione, proseguendo una filosofia aziendale da sempre all’insegna dell’ecosostenibilità e che la vede avere un’impianto a depurazione a fanghi biologici piuttosto che panelli fotovoltaici che producono 200 kw.

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