“Noi lavoriamo completamente con la GDO e per il 90% all’estero” afferma Giacomo Suglia, fondatore di Ermes, azienda ortofrutticola pugliese specializzata nella produzione e commercializzazione di uva da tavola pugliese (ma non solo) con 200 ettari e circa 60mila quintali di produzione annua, ma anche presidente di A.P.E.O. (Associazione Pugliese Esportatori Ortofrutticoli) e vice presidente di FruitImprese. “Spagna e Grecia sono i paesi che ci fanno un po’ di concorrenza, soprattutto tra l’uva da tavola senza semi, sulla quale noi puntiamo poco, anche se commercializziamo. Per noi, in Puglia, così come in Sicilia, ci distinguiamo per quella con i semi”. La varietà bianca è preferita a quella nera, mentre è molto apprezzata anche quella rossa, la Red Globe “che per altro si presta a lunghi trasporti”. Quale è la varietà più importante tra le bianche: “ognuna ha le sue peculiarità, però, certamente, la varietà Italia è quella più importante, perché si comincia a raccogliere a settembre, ma poi si prosegue fino a dicembre attraverso la maturazione nei tunnel”. Che voto darebbe alla conoscenza da parte del consumatore dell’uva da tavola: “Direi la sufficienza, ma non è colpa sua. La GDO non può tenere e indicare troppe varietà, che sono moltissime, quindi ci si basa nell’acquisto sostanzialmente sul colore e sull’origine, che oggi deve sempre essere riportata”. Che valore aggiunto dona alla filiera A.P.E.O.? “Riusciamo ad avere rapporti di collaborazione con la GDO e con le istituzioni per partecipare, per esempio, a manifestazioni estere importantissime come Fruit Logistica”.
01 luglio 2012
Ermes: l’uva pugliese nel mondo
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