21 gennaio 2019

Gecop Supermercati. Parola d’ordine: formazione permanente

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Sette punti vendita posizionati nella parte meridionale del Lazio, un claim che lascia spazio a pochi dubbi – “365 giorni in promozione” – ed un obiettivo chiaro: espandersi e puntare sulla formazione interna del personale, a partire dal reparto ortofrutta.

È una storia antica quella quella che lega la famiglia Di Ciancio al commercio alimentare, che ha poi trovato la sua ultima espressione nei Supermercati Gecop, affiliati da febbraio del 2016 al Gruppo Megamark (Gruppo Selex). “Il 2018 si è chiuso con una crescita del fatturato del 5,9%” ci spiega Iony Di Ciancio, uno dei due fratelli, proprietari di questa piccola ma aggressiva insegna della distribuzione organizzata 

“Il reparto ortofrutta vale l’8% delle nostre vendite a volume e l’obiettivo è quello di portarlo a breve al 10%”. Qui sono presenti, in media, circa 160/170 referenze, esclusa la IV gamma, con prezzi trasversali che vanno dal primo prezzo alla fascia premium.

Sebbene siano famosi per l’aggressività promozionale, l’obiettivo è ora quello di “uscire dalla spirale del prezzo” continua Di Ciancio. Va in questa direzione un primo test futuro con l’apertura di un punto vendita che punterà molto nel rendere particolarmente esperienziale la spesa, a partire dal reparto ortofrutta, all’interno del quale verranno preparati al momento prodotti di IV gamma, smoothies e dove ci sarà anche la presenza di un chef che preparerà piatti ad hoc con particolare cura alla scelta delle materie prime a partire da quelle ortofrutticole.

GecopSupermercati_Ortofrutta2

L’attenzione ai prodotti locali, soprattutto nel reparto ortofrutta, qui è fondamentale ci spiega ancora Di Ciancio. «Dalla favetta di Terracina, fragola particolare e molto richiesta da queste parti sino ad arrivare ai carciofi dell’Agropontino, nei nostri punti vendita dobbiamo andare incontro ad una domanda molto particolare e che dona fondamentale importanza ai prodotti del territorio».

Nel nuovo corso dei Supermercati Gecop la formazione avrà un ruolo centrale, tanto che è stata creata una vera e propria Academy interna grazie alla collaborazione con l’Università di Cassino e Alma, la scuola internazionale di cucina di Colorno.

«Sarà una formazione permanente rivolta sia al personale neo assunto che a quello già presente da tempo. Formeremo tutto il personale». Nel caso delle professionalità legati ai “mestieri” entrerà in gioco la scuola fondata da Gualtiero Marchesi che fornirà tutti gli strumenti attraverso un percorso didattico studiato per diventare esperti sia di materie prime che di caratteristiche sensoriali un po’ in tutti i settori, dalla macelleria alla gastronomia, e ovviamente anche nell’ortofrutta. Sarà invece il MarkLab dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, diretto dal Prof. Marcello Sansone, a formare gli attuali e futuri store manager. «Attraverso colloqui individuali e la somministrazione di test capiremo come valorizzare al meglio la capacità del nostro personale andando incontro alle loro predisposizioni».

Insomma, da semplice addetto a food consultant? «Sì, concordo, le nostre scelte formative vanno in questa direzione. Dobbiamo essere in grado di raccontare i prodotti ai nostri clienti e allora in questo caso puoi vendere anche dei pomodorini a 10 euro al chilo, come già successo quando abbiamo invitato un’azienda a fare cultura sul prodotto».

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