Un pacchetto di interventi urgenti, che metta in atto tutte le possibili forme di intervento sul piano nazionale e comunitario per dare sostegno alle aziende colpite dalle gelate. È questa la richiesta che Alleanza cooperative agroalimentari sta portando in questi giorni presso le diverse sedi istituzionali e che oggi pomeriggio ha presentato al sottosegretario Mipaaf, Francesco Battistoni, nel corso di una riunione del Coordinamento del settore ortofrutticolo di Alleanza cooperative.
“Le gelate tardive – ha esordito il coordinatore Davide Vernocchi – hanno avuto impatti devastanti su tutte le colture e su tutti i maggiori bacini produttivi nazionali, con perdite economiche stimate in 862 milioni di euro solo per la frutta estiva. Il bilancio purtroppo è destinato ad aumentare, considerati i danni ancora da quantificare e che saranno ingentissimi per alcuni frutti autunnali, come pere e kiwi. Ad essere colpite sono state le aree che già lo scorso anno avevano subito le gelate e che per il secondo anno consecutivo si sono trovate a far fronte a ingenti perdite economiche”.
Vernocchi ha ribadito che la dotazione di 105 milioni di euro con la quale è stato rifinanziato il Fondo di solidarietà nazionale nell'ultimo Decreto Sostegni-Bis “non è affatto adeguata e proporzionata all'ammontare dei danni provocati”, auspicando che il Parlamento provveda a rimediare in fase di conversione. A tal riguardo ha invitato il sottosegretario ad approfondire, nell'ottica di un possibile miglioramento del Fondo di solidarietà, il sistema assicurativo spagnolo che riesce ad offrire risposte più efficaci e tempestive ai produttori ed è considerato oggi per tutta la UE un modello di successo.
Nel corso della riunione con il sottosegretario Battistoni, l'Alleanza ha poi espresso tutte le proprie preoccupazioni rispetto all'impatto sul comparto ortofrutticolo della strategia Farm to fork, ribadendo come “l'obiettivo di riduzione del 50% entro il 2030 dei prodotti fitosanitari previsto dalla strategia dalla Commissione, definito senza alcuno studio di impatto a livello europeo, possa compromettere la redditività di alcune colture e filiere ortofrutticole italiane, anche in considerazione del fatto che la ricerca di metodi alternativi sia di fatti un processo molto lento”.
“Il tema della sostenibilità ambientale – ha argomentato il Coordinatore ortofrutticolo dell'Alleanza – deve essere coniugato con la sostenibilità economica e la competitività dei produttori, considerando con la dovuta attenzione la realtà economica globale in cui essi operano e nella quale vi è un rischio elevatissimo di veder aumentate le importazioni di prodotti provenienti dai Paesi Terzi che hanno impegni e requisiti di sostenibilità di gran lunga inferiori. Il tema della reciprocità diventa pertanto – ha concluso Vernocchi – fondamentale”.
Vernocchi ha infine chiesto al sottosegretario Battistoni che il Piano strategico nazionale che dovrà essere messo a punto dal Ministero preveda un adeguato periodo di transizione. Sarà inoltre necessario, ha dichiarato, “fissare obiettivi realistici di riduzione dell'uso delle sostanze attive, all'interno di un quadro normativo chiaro che includa la revisione del Pan e la definizione di strumenti specifici ed incentivi adeguati in grado di promuovere una transizione equa, riconoscendo premi agli investimenti e ricompense per i produttori che aumenteranno le loro prestazioni ambientali”.
Fonte: Confcooperative