“La richiesta che abbiamo avanzato al Governo per risarcire i danni da gelo su ortofrutta e vigneti è stata accolta in minima parte: le somme stanziate non eviteranno la chiusura di tante aziende agricole”. Parole di Cristiano Fini, presidente Cia Emilia Romagna, che denuncia uno scenario apocalittico per le imprese del territorio emiliano romagnolo.
E porta a supporto i numeri. “Gran parte delle imprese – entra nel dettaglio – arriveranno a raccogliere appena il 10-20% rispetto alla produzione normale e rivedranno i primi guadagni tra due anni, a fronte di costi di produzione in forte aumento e rate dei mutui da restituire alle banche. È evidente che, senza aiuti importanti, tanti imprenditori agricoli saranno costretti a chiudere. Oltre alle conseguenze economiche negative dell'emergenza Covid, non possono sopportare infatti sulle loro spalle anche i danni causati dai cambiamenti climatici. L'agricoltura in regione è in ginocchio: non si faccia finta di nulla. Ci sono ancora i margini per evitare il disastro ma bisogna fare in fretta”.
Fini sottolinea che Cia Emilia Romagna è consapevole del fatto che “è fondamentale introdurre metodi alternativi ai risarcimenti. E questo a cominciare dai sistemi di difesa attivi (antibrina) a quelli passivi (assicurazioni) e finendo con la modifica della legge nazionale 102 sulle calamità”.
Allarga poi l'orizzonte: “Dal Recovery, Cia si attende l'estensione delle misure strategiche Industria 4.0 anche al settore agricolo per garantirne la competitività, mettendo il comparto al riparo, per esempio con misure ad hoc sulla gestione del rischio, dai danni divenuti ormai ciclici e strutturali, determinati da fenomeni climatici come appunto le gelate tardive”.
“Ma oggi dobbiamo guardare al presente e affrontare l'emergenza – rimarca – una tragedia che può colpire economicamente migliaia di famiglie”. Il presidente sollecita con decisione “una risposta forte e immediata da Roma: purtroppo nel decreto sostegni bis vengono stanziati solo 105 milioni per tutta l'agricoltura nazionale, quando ne servirebbero almeno il doppio solo in Emilia-Romagna”.
“Prima dell'approvazione definitiva del decreto in Parlamento – conclude – sarà necessario aggiungere altre risorse, altrimenti la frutticoltura in Emilia-Romagna rischia davvero l'estinzione, con danni irreparabili all'economia regionale e nazionale”.
In Gazzetta l'ok per l'accesso ai risarcimenti per le aziende danneggiate dalle gelate
“La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto che stabilisce che le imprese agricole che hanno subito danni dalle gelate eccezionali dello scorso aprile e che non beneficiavano della copertura assicurativa possano accedere al Fondo di solidarietà nazionale è un importante segnale di come le Istituzioni siano attente alle nostre richieste e all'importanza del comparto agricolo”. Lo ha detto il presidente di Coldiretti Emilia Romagna Nicola Bertinelli dopo l'arrivo dell'ok in Gazzetta alla richiesta di deroga alla legge 102/2004, che la stessa associazione, all'indomani delle gelate di due mesi fa, aveva richiesto in una lettera indirizzata all'assessore regionale all'Agricoltura Alessio Mammi.
“La situazione – ha continuato Bertinelli – è stata da subito particolarmente critica, sia per l'impatto devastante dell'improvviso rovescio climatico sia per la situazione emergenziale epidemiologica legata al Covid-19 che ha causato molteplici difficoltà non solo agli spostamenti e alla circolazione, ma anche alla concreta possibilità da parte degli agricoltori di occuparsi delle coperture assicurative”.
“Accogliamo con favore la pubblicazione in Gazzetta del decreto – conclude Coldiretti regionale – ma i 105 milioni con i quali è stato incrementato il Fondo di solidarietà nazionale posso solo essere un primo passo: solo in Emilia-Romagna i danni causati alle aziende agricole dalle gelate negli ultimi due anni ammontano a oltre 450 milioni“.
Fonte: Cia – Coldiretti