04 luglio 2023

Gelate tardive 2023: l’Emilia Romagna chiede risarcimenti rapidi

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“Oltre all’impegno della Regione, abbiamo assoluta necessità che siano garantiti indennizzi nazionali, in tempi possibilmente brevi, adeguati alle imprese dell’Emilia-Romagna colpite dalle gelate e grandinate del 2023, come già avvenuto per quelle del 2020 e 2021. In passato furono stanziati circa 65 milioni. Per il valore delle produzioni e l’impatto economico e sui posti di lavoro che il comparto ha, l’ortofrutta dell’Emilia-Romagna è un’eccellenza nazionale che sta soffrendo moltissimo a causa di fattori esterni: va sostenuta e rilanciata. Vanno salvate le produzioni”. È questa, in sintesi, la richiesta dell’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, ai parlamentari emiliano-romagnoli di tutti gli schieramenti affinché intervengano, per le proprie competenze, per dare un supporto alle imprese dell’Emilia-Romagna.

Già da diversi anni il comparto ortofrutticolo dell’Emilia-Romagna è in grave sofferenza soprattutto a causa degli effetti dei cambiamenti climatici, ai quali si aggiungono i numerosi problemi causati dalle fitopatie. La situazione ha visto un reiterarsi di fenomeni che creano seri problemi di sostenibilità economica e faticano a mettere le imprese nelle condizioni di poter mantenere le produzioni.

“Esprimo tutta la mia preoccupazione, che più volte ho trasmesso anche al Governo – continua Mammi – anche ai parlamentari eletti in Emilia-Romagna, per lo stato in cui versano le produzioni dell’ortofrutta regionale duramente colpite dagli eventi alluvionali di maggio, che si sommano a una situazione già sensibilmente compromessa dalle pesanti perdite dovute a gelate tardive di aprile. Eventi che hanno interessato varie zone dell’Emilia-Romagna, e che hanno investito le produzioni ortofrutticole provocando ingenti perdite di prodotto, in particolare nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna, Ferrara, Rimini, Modena e Reggio Emilia”.

Complessivamente l’ortofrutta dell’Emilia-Romagna nel 2022 ha generato una produzione lorda vendibile di 1,2 miliardi su una superficie coltivata di 56.691 ettari. Un sistema ortofrutticolo regionale è caratterizzato da un elevato processo di aggregazione: circa il 50% dei produttori regionali aderisce a una organizzazione di produttori, a fronte di una media nazionale ed europea del 35-40%.

L’impegno della Regione


Viale Aldo Moro, per affrontare il cambiamento climatico, continua ad investire in ricerca: un bando è stato appena chiuso per le applicazioni innovative in campo.
Inoltre, da giugno 2020, a seguito dell’aumento del numero medio di gelate primaverili e dell’aggravarsi degli effetti negativi provocati da tali eventi sulle produzioni frutticole, la Regione ha proposto l’inserimento nel Psr 2014-2022 di nuove operazioni per la prevenzione danni al potenziale produttivo frutticolo da gelate primaverili.

In questo modo si soddisfa il fabbisogno di investimenti preventivi delle aziende agricole che ogni anno, in misura sempre maggiore, si trovano a fronteggiare danni.
Il primo bando ha permesso di dare risposta a 56 domande per una spesa ammessa pari ad euro 3,9 milioni di euro ed un contributo di 2,7 milioni.
Un secondo bando aperto nel 2021, ha finanziato complessivamente 290 domande per un importo complessivo di investimenti pari ad euro 18,2millioni e di contributi concessi pari ad euro 12,7milioni.
Un terzo bando è stato adottato la settimana scorsa a favore del quale è stata proposta al Comitato di Sorveglianza del PSR una modifica della tabella finanziaria con un incremento della dotazione di circa 4 milioni.

Ancora una volta si rende necessario, come è stato nel 2020 e nel 2021, dove complessivamente erano state destinate alle aziende colpite più di 65 milioni, che vi sia un intervento straordinario che riconosca il valore delle produzioni e metta le aziende nelle condizioni di poter continuare a produrre e investire.

Fonte: Regione Emilia-Romagna

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