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12 febbraio 2025

Genova, concluso il progetto Old basil

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Si è chiuso ieri il progetto Old basil, promosso da Coldiretti per raccontare la storia, le origini, il futuro e la biodiversità del basilico genovese Dop

L’evento, organizzato da Coldiretti Genova, è sostenuto dal programma di sviluppo rurale 2014-2024 ed è guidato dal Consorzio di tutela del basilico genovese Dop, con la collaborazione del Distav - Università di Genova e le aziende agricole Ratto Francesco, Casotti Roberto e Le serre sul mare, con il sostegno e la partecipazione di Regione Liguria. 

Al progetto hanno partecipato esperti, istituzioni e produttori locali, focalizzandosi sui risultati ottenuti nel biennio di attività. È infatti partito nel 2023 per concludersi a dicembre 2024, raggiungendo l’obiettivo di recuperare e mettere a disposizione del basilico genovese Dop alcune sementi originali, così da preservare nel tempo le caratteristiche tradizionali e la tipicità. Il basilico genovese Dop deve infatti le sue caratteristiche distintive all’interazione tra genetica, ambiente di coltivazione e tecniche tradizionali affinate dai produttori liguri. 

Valutata la performance di nove selezione autoctone

Sono state riprodotte e caratterizzate nove selezioni autoctone, valutandone la performance agronomica e incrementando la disponibilità di semi. Le sementi sono state risanate da patogeni trasmissibili e parte del germoplasma è stato conservato presso la banca del germoplasma del CeRsaa. Inoltre, sono stati creati nuclei di moltiplicazione affidati a produttori custodi della biodiversità ed è stato predisposto il dossier per l’iscrizione delle nove accessioni all’anagrafe nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare. 

“Il basilico genovese Dop è uno dei simboli della Liguria e rappresenta una risorsa fondamentale per l’agricoltura regionale – ha detto Stefano Bruzzone, vice presidente di Coldiretti Genova - La sua tutela è un impegno che Coldiretti porta avanti con passione, promuovendo l’eccellenza e sostenendo le politiche agricole che valorizzano il nostro patrimonio”. 

Mantenere viva la tipicità

“Oggi abbiamo dimostrato che la storia e la tradizione non sono solo patrimonio culturale, ma anche un motore di sviluppo economico”, ha aggiunto Luca Dalpian, presidente di Coldiretti Genova. Per Mario Anfossi, presidente del Consorzio basilico genovese Dop, il recupero delle antiche varietà di basilico è cruciale per mantenere viva la tipicità del prodotto, assicurando che "anche le generazioni future possano godere di un basilico genuino e di alta qualità".

“Il basilico genovese Dop non è solo una coltivazione: è un’eredità agricola che racconta un territorio fatto di fatica, ingegno e passione e con la sua ricetta autentica è oggi uno dei condimenti più conosciuti al mondo, un vero ambasciatore della Liguria sulla scena internazionale – ha concluso l’assessore regionale all’agricoltura, Alessandro Piana – Grazie al Psr e agli investimenti regionali, abbiamo avviato un percorso virtuoso che ha portato alla conservazione e al recupero di oltre 200 varietà locali e con il complemento regionale di sviluppo rurale 2023-2027, continueremo a investire in azioni di tutela della biodiversità”.


Fonte: Genova24.it

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