Il porto di Gioia Tauro (Reggio Calabria), uno dei principali snodi logistici del Mediterraneo, ha recentemente completato la costruzione di una nuova e avanzata struttura polifunzionale per i controlli frontalieri. Il nuovo centro si inserisce nell'ambito delle normative europee e italiane tese a garantire la sicurezza e la qualità delle merci in transito, in particolare quelle alimentari.
La struttura, che occupa un'area di 4mila metri quadrati, avrà un ruolo cruciale nella centralizzazione dei controlli e delle analisi sanitarie, offrendo un servizio essenziale per la salute pubblica.
"Al fine di dotare lo scalo di un'attività essenziale e per favorire l'organizzazione delle relative ispezioni di laboratorio - si legge in una nota - l'Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio ha centralizzato in un'unica struttura lo svolgimento delle operazioni di analisi e controlli delle merci al fine di prevenire eventuali contaminazioni o l'immissione al consumo di prodotti non igienicamente a norma".
Il Regolamento Ue 2017/625, fondamento normativo per i controlli
La realizzazione della struttura è in linea con quanto previsto dal Regolamento (Ue) 2017/625, che stabilisce le modalità di controllo per garantire la sicurezza alimentare e la salute e il benessere degli animali. La normativa riguarda principalmente i controlli sulle merci alimentari e sui mangimi, insieme a quelli relativi agli animali e ai prodotti fitosanitari.
Secondo questo regolamento, la responsabilità dei controlli sugli alimenti e sui mangimi in ingresso nell’Unione europea spetta agli Stati membri, e in particolare ai servizi veterinari che operano sotto la supervisione del ministero della Salute italiano.
Il regolamento delinea i requisiti per l'organizzazione e l'attuazione dei controlli sanitari, per prevenire la diffusione di malattie e contaminazioni nei prodotti destinati al consumo umano e animale. Questo sistema normativo mira a garantire che le merci in ingresso rispettino gli standard di sicurezza stabiliti dall'Unione europea, tutelando così la salute pubblica e la qualità del mercato alimentare europeo.
Un passo avanti nella sicurezza alimentare
Per il centro di Gioia Tauro, l’Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio ha investito circa 2,7 milioni. La nuova struttura comprende 34 moduli prefabbricati distribuiti su tre capannoni. Di questi, 22 sono destinati al controllo delle merci attraverso il punto di controllo frontaliero, mentre gli altri moduli ospiteranno i servizi fitosanitari regionali, l'Agenzia delle dogane e la guardia di finanza.
Questa organizzazione mirata permette di centralizzare e razionalizzare tutte le attività di controllo all’interno dello scalo portuale, rendendo più efficiente l’ispezione delle merci e la gestione dei flussi commerciali internazionali.
La struttura si configura come un centro all’avanguardia per le operazioni di analisi e prevenzione, non solo per monitorare la conformità dei prodotti ai requisiti igienici, ma anche per evitare l’immissione di prodotti non idonei al consumo. Con il rafforzamento delle capacità di controllo, si riducono i rischi di contaminazioni alimentari, un aspetto fondamentale per tutelare la salute dei cittadini e l’affidabilità dei prodotti che arrivano nel mercato europeo.
La centralizzazione dei controlli all’interno di una singola struttura permette anche una gestione più fluida delle operazioni di laboratorio e dei test necessari. La sinergia tra il servizio sanitario, il servizio fitosanitario, le dogane e le forze dell’ordine garantirà che ogni fase del controllo sia svolta in modo completo e tempestivo, riducendo il rischio di disfunzioni o ritardi nel sistema di ispezione.
Nei prossimi giorni, l’Autorità di sistema portuale sottoscriverà un protocollo d’intesa con il ministero della Salute per trasferire la gestione del centro al ministero, che coordinerà l’attività attraverso le sue strutture periferiche.