27 marzo 2015

Global Berry Congress 2015: marketing, qualità e category management

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Il Global Berry Congress si conferma l’appuntamento di riferimento per il settore dei berries. Dopo l’esplosivo tasso di crescita dei consumi degli ultimi anni in molti mercati mondiali, il tema principale di quest’anno ha riguardato le modalità con cui consolidare e sostenere la domanda, evitando il rischio di rendere la categoria una commodity.

Marketing, qualità e soprattutto category management, queste le principali risposte emerse durante il congresso che, per sua natura, ha una vocazione globale ma che riserva molti spunti di interesse e case history per i decision maker italiani.

Gli operatori italiani hanno dimostrato di avere molto da dire rispetto alla qualità, tema strettamente collegato all’innovazione tecnologica in cui Raffaele Benedetti di Unitec e Mauro Stipa di Ilip hanno dato un importante contributo alla discussione, coronando una presenza italiana importante tra delegati ed espositori, tra cui Infia, Top Control, Turoni.

Anche sul marketing, la presentazione di Carmela Suriano realtiva alla strategia di branding adottata dal Club Candonga ha costituito una case hisotory di grande interesse ma a parte questo caso di eccellenza, è parso che in questo ambito ci fosse molto da ascoltare e da imparare per gli operatori del mercato italiano, ancora lontanissimo dal raggiungere i livelli di consumo di altri Paesi che segnano il passo.

Guadagnare spazio in esposizione significa migliorare le vendite e garantirsi crescita” ha affermato Laurence Olins, presidente di British Summer Fruits, associazione di categoria che negli ultimi 10 anni ha supportato con attività di marketing e promozione un raddoppio dei consumi in volume e di tre volte in valore, posizionando oggi i berries come la categoria preferita nel Regno Unito, più di banane e mele.

Il tema dello spazio a scaffale e, più in generale, la collaborazione tra fornitori e retailer nella valorizzazione della categoria, è il terzo punto chiave per i berries (ma non solo) il cui acquisto è in buona percentuale frutto di una decisione del consumatore all’interno del punto vendita. Secondo Wyard Stomp, direttore commerciale e supply chain di Driscoll’s, il category management è la modalità principale per garantire l’aumento del consumo di berries. A supporto della sua tesi ha presentato la strategia e gli obiettivi raggiunti attraverso la partnership con il retailer danese Dansk Supermarked, presente anch'esso al congresso con la direttrice acquisti ortofrutta Susanne Hounsgaard che ha ammesso: “C’è ancora molto da fare e da sperimentare in termini di promozione della categoria sul punto vendita.”
E se lo dice lei, noi italiani non possiamo che prendere nota e sperarci.

Tutte le presentazioni del Global Berry Congress 2015 saranno a breve disponibili su www.berrycongress.com

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