28 gennaio 2022

Gorillas: obiettivo puntato su Frichti

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Gorillas, il marchio tedesco di delivery che consegna la spesa in 10 minuti dall’ordine, ha avviato trattative esclusive per la fusione con la francese Frichti.

Fondata a giugno 2020 in Germania, Gorillas è cresciuta molto rapidamente e oggi il suo valore è stimato in oltre un miliardo di dollari. Conta 12mila dipendenti in 60 città, tra cui Amsterdam, Londra, Parigi, Madrid, New York, Milano e Monaco di Baviera.

Frichti, lanciata nel 2015, ha più di 450mila clienti in otto città in Francia e Belgio, e “ha costruito una rete operativa solida ed estesa, un marchio forte e una comunità  di clienti molto fedeli in entrambi i mercati, divenendo una delle prime aziende in questo settore giovane ad aver raggiunto la redditività”, si legge nel comunicato stampa delle due società.

Per il Ceo di Gorillas, Kagan Sümer “Frichti è un marchio con talenti e valori incredibili. Quello che Julia, Quentin e il team Frichti hanno creato in Francia è eccezionale. Non solo è uno dei primi ad aver scoperto l’immenso potenziale del quick commerce, ma è anche stato uno dei primi a entrare nei segmenti della marca del distributore e del ready to eat”.

“Con Gorillas – gli ha fatto eco Julia Bijaoui, co-fondatrice e co-Ceo di Frichti – abbiamo trovato il partner perfetto per fare il passo successivo dell’espansione globale. Entrambi condividiamo valori e cultura comuni e, soprattutto, abbiamo una visione simile per il consumatore”.

Se, nel 2020, Frichti è stata al centro di polemiche per le condizioni di lavoro di alcuni rider, i rider di Gorillas hanno garanzie e tutele superiori alla media del settore: sono pagati 10,5o euro l’ora e hanno una divisa con il logo del gruppo.

Come funziona Gorillas

 

Il modello di business di Gorillas prevede la creazione di cosiddetti dark store, negozi ciechi, non accessibili ai clienti ma solo ai lavoratori del gruppo che, ricevuto un ordine online, hanno 10 minuti per mettere insieme la merce e consegnarla in bici elettriche, quindi a impatto zero. I clienti pagano 2 euro la consegna e possono scegliere tra un numero contenuto di referenze, circa duemila, con prezzi in linea di massima allineati a quelli della grande distribuzione.

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