16 settembre 2016

Gruppo Rewe. Nuove linee guida per l’ortofrutta in Italia

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Maggior trasparenza, consegna delle merci dalle piattaforme ai punti vendita in modo più veloce ed efficiente, più programmazione e continuità, una collaborazione e uno scambio di informazioni migliori con i fornitori di ortofrutta. A Macfrut il Gruppo Rewe ha lanciato messaggi molto precisi ai fornitori di ortofrutta italiani che collaborano già ora con il colosso tedesco della grande distribuzione, o che vorranno farlo in futuro.

Durante l’incontro che si è tenuto giovedì 15 settembre all’interno della fiera riminese, una folta platea di produttori ha assistito alle novità che caratterizzeranno d’ora in poi gli acquisti del Gruppo Rewe attraverso Eurogroup Italia, azienda che si occupa dell'acquisto e della vendita di frutta e verdura, e della nuovissima – inizio dell’operatività in Italia in questi giorni – Campina Verde Italia, realtà nata in Spagna a fine anni ’80 e operativa anche in Germania da pochissimi mesi e che dal quartier generale veronese si occuperà esclusivamente di ortofrutta biologica sia per l’Italia che per i Paesi del Sud Europa.

campinaverde_grupporewe
Sia Ulrich Spiekermann, direttore di Eurogroup italia, che Eugenio Guidoccio, Ceo del Gruppo Rewe, hanno delineato il nuovo scenario che caratterizzerà la filosofia del gruppo a livello generale, e che quindi ricadrà anche sugli acquisti di frutta e verdura. Il tema cardine intorno al quale si è incentrato per buona parte l’intervento di Guidoccio è stato quello della “sostenibilità”.

È la nostra mission più importante. Abbiamo obiettivi ecologici e sociali che vogliamo portare avanti. Per far questo bisogna essere trasparenti. Puntiamo su regionalità e biodiversità. Per i nostri partner ci sono vantaggi e spunti interessanti: riceverete da noi linee guida molto chiare, anche a livello di cooperazione in ambito agricolo”.

Non basta, però, la sola sostenibilità.

Non serve produrre secondo uno standard di sostenibilità senza avere continuità”.

Nell’ultimo anno, ha dichiarato sempre Guidoccio nel suo articolato intervento, il gruppo tedesco ha lavorato a fondo sul settore ortofrutticolo, «perché ci sono molte sfide da vincere». Non tutto sino ad ora ha funzionato come doveva, quindi spazio al cambiamento dopo una fase di progettazione che è durata sino alla fine del 2015 e che da ottobre del 2016 sarà definitivamente operativa.

Ci saranno cambiamenti logistici attraverso la creazione di 5 piattaforme logistiche in Germania, «ci sarà un rapporto di cooperazione più stretto con i fornitori per ridurre i costi ed essere più efficienti nei confronti del mercato, rafforzeremo la trasmissioni dei dati e delle informazioni tra di noi».

Chi non si adatta, è fuori: su questo punto i vertici del gruppo sono stati molto chiari. «Con i nuovi sistemi che adotteremo sarà facile identificare chi non si adegua ai nostri standard. Lavoreremo, quindi, solo con le migliori aziende, quelle al top. Le premieremo incrementando il lavoro. Quelli che invece non ci seguono, termineranno la loro collaborazione”.

Dal gruppo massima disponibilità alla collaborazione, ha sottolineato invece Spiekermann alla fine dell’incontro. “Rispetto al passato ci muoveremo molto di più per andare a trovare i nostri fornitori di ortofrutta in Italia. Non vogliamo fare gli sceriffi, è fondamentale la vostra responsabilità individuale, ma saremo più presenti presso le aziende, perché ci sono ampi margini di miglioramento”.

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