“L’emergenza sanitaria ha fatto emergere a livello nazionale la consapevolezza del valore della trasformazione digitale per lo sviluppo economico e sociale del Paese. Trasformazione che ha il compito di migliorare e rendere più efficienti tutti i servizi, pubblici e privati”. Questa la posizione del gruppo Vegé, primo gruppo della distribuzione moderna nato in Italia nel 1959, durante il convegno inaugurale di Cibus 2021.
“Il 27% delle risorse del “Piano nazionale di ripresa e resilienza” – prosegue il gruppo – sono dedicate proprio alla transizione digitale, sviluppata lungo due assi principali: la banda ultra-larga e la trasformazione della Pubblica Amministrazione. Un paese più digitale è un paese più efficiente. Lo è perché rende più competitivo tutto il sistema produttivo, semplifica i servizi ai cittadini, contribuisce a velocizzare la transizione ecologica e la mobilità sostenibile oltre naturalmente a potenziare il processo di inclusione e coesione dei territori e delle comunità. E il mondo del retail e della distribuzione organizzata deve essere protagonista attivo del cambiamento. La digitalizzazione infatti impatta positivamente sull’evoluzione dei punti di vendita e dei servizi che offrono, l’esperienza di acquisto, ascolta e soddisfa bisogni vecchi e nuovi dei consumatori, rende chiara la tracciabilità dei prodotti, contribuisce al raggiungimento degli obbiettivi di sostenibilità e rende più efficiente la lotta contro lo spreco alimentare e il risparmio di risorse, favorisce l’omnicanalità, l’integrazione con l’e-commerce, la comunicazione e lo stakeholder engagement di tutta la filiera”.
Giorgio Santambrogio, neo vicepresidente vicario di Federdistribuzione, con delega alla digitalizzazione, ha aggiunto: “Un anno e mezzo di emergenza sanitaria ha reso inconfutabile l’urgenza di potenziare e rendere meno disomogenea digitalizzazione delle aziende del retail. L’elenco delle esperienze di successo da cui trarre esempio e ispirazione è lungo: omnicanalità, consolidamento della logistica (robotizzata) con l’apertura di nuovi magazzini e l’utilizzo dei punti vendita a supporto dell’online, estensione dei sistemi di self scanning e self check-out per agevolare l’impiego di mezzi di pagamento di ultima generazione, collaborazioni con operatori esterni per velocizzare i servizi di consegna, i chioschi digitali, la tracciabilità, la blockchain, giusto per citarne alcuni. Quello che dobbiamo fare adesso è coordinare progetti, risorse e operatività nella consapevolezza che il tempo utile per agire è ora e che le energie non vanno disperse, avendo sempre presente che dobbiamo avere come focus di tutti i nostri progetti, le persone”.