Che siano a filiera controllata, certificata, garantita o corta, i prodotti che enfatizzano e garantiscono sicurezza e tracciabilità piacciono sempre di più agli italiani. I prodotti di “filiera”, un claim sempre più utilizzato sui prodotti confezionati del largo consumo, sono finiti sotto la lente di ingrandimento dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy che li ha analizzati misurando l’incidenza sull’assortimento presente in Gdo.
Su 72.100 prodotti monitorati quelli che nel 2018 riportavano in etichetta un claim legato alla “filiera” sono stati 613 pari allo 0,8% del totale. Non molti, ma il trend è positivo ed in crescita: +14,1 rispetto al 2017. In termini di fatturato, hanno generato oltre 259 milioni di euro di vendite. Il claim più utilizzato è quello di “filiera controllata” con con 345 prodotti e vendite superiori a 125 milioni di euro, in crescita di +12,3% rispetto al 2017. In calo, invece, “filiera garantita”, presente solo su 22 prodotti e con un calo delle vendite del -11,8% rispetto al 2017.Ma quale è il comparto dove viene maggiormente utilizzato il concetto di “filiera”? L'ortofrutta confezionata. Con 108 milioni di euro di vendite (+5,3% sul 2017), determina il 41,8% del giro d’affari dei prodotti con un claim di filiera in etichetta. Seguono il comparto lattiero-caseario (29,0% di quota e vendite in crescita annua del +6,4%), grano e altri cereali (12,2% di quota e +14,8% di vendite) e infine carni e uova (17,0% di quota e ben +69,0% di sell-out).
Nella foto in alto il reparto ortofrutta della Coop di Parabiago (MI)