Spinoso sì, ma non nell'iter: lo sperano i promotori della DOP per il Carciofo di Sardegna, giunta in questi giorni alle penultime battute, come riferisce un articolo apparso il 9 giugno sull'Unione Sarda. E' stata appena pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'UE la domanda di registrazione della denominazione, con annesso il documento che attesta le specifiche nutrizionali e geografiche dell'ortaggio, noto per la tenerezza della polpa e le spine di colore giallo. Il traguardo sarà raggiunto a dicembre, salvo ricorsi di altri Stati membri. Ottimista Andrea Prato, assessore regionale all'agricoltura: “Saranno sei mesi tranquilli, nessuno si opporrà a un riconoscimento doveroso”. In attesa dell'ufficializzazione i produttori, concentrati nelle province di Cagliari, Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Oristano, Nuoro, Ogliastra, Sassari e Olbia-Tempio, commercializzeranno il carciofo spinoso come DOP transitoria sull'intero territorio nazionale. “Un'eccellenza del nostro patrimonio agroalimentare, un simbolo che racchiude la tradizione, l'esperienza e la capacità di una regione”, ha commentato il Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Giancarlo Galan.
15 giugno 2010
Il Carciofo Spinoso di Sardegna verso la DOP
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