Logistica e Trasporti

05 novembre 2024

Il cargo aereo italiano cresce di più di quello globale

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Cresce, e tanto, il cargo aereo a livello globale. Ma, secondo Assaeroporti, a registrare un vero e proprio boom sono gli scali italiani: le spedizioni aeree negli aeroporti della Penisola hanno avuto un incremento più spinto rispetto a quello riscontrato a livello mondiale ed europeo.

Perché cresce il cargo?

Prima di entrare nel merito dei numeri, proviamo a rispondere a una domanda: perché il trasporto aereo cresce? Le ragioni sono diverse: di sicuro aiuta la vulnerabilità del trasporto marittimo (qui l'articolo di myfruit.it dedicato al tema). Inoltre, soprattutto negli scambi Asia-Europa, un peso lo ha senz'altro lo sviluppo dell'e-commerce. Infine va detto che le compagnie aeree si sono dimostrate abili nel gestire le incertezze politiche ed economiche, rispondendo in modo flessibile alle tendenze emergenti della domanda. 

In altre parole, la merce trova sempre una via: quella aerea è stata pronta ad accoglierla.

Le movimentazioni a settembre

Tornando ai numeri, nel mese di settembre 2024 sono state gestite, dagli aeroporti italiani, 104.700 tonnellate di merce, il che significa il 12,7% in più rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. 

A confermare l'andamento positivo del cargo aereo a livello globale anche i dati di Iata (International air transport association), secondo i quali la domanda totale di trasporto aereo delle merci, la quale viene misurata in tonnellate-chilometro, ha registrato a settembre 2024 un incremento del 9,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, con un tasso del 10,5% per le operazioni internazionali. In Europa l'incremento è stato dell'11,7 per cento.

Settembre, secondo l'associazione, è il 14esimo mese consecutivo in cui si registra, a livello globale, aumento della domanda di cargo aereo.

Sempre secondo Iata, anche la capacità disponibile (anch'essa misurata in tonnellate-chilometro), è cresciuta (+6,4%). Valore che per le operazioni internazionali sale all'8,1 per cento.

Un trend che si consolida

Focalizzando l'analisi ai primi nove mesi dell'anno (gennaio-settembre 2024) e in Italia, Assaeroporti rileva 929.360 tonnellate di merce movimentate complessivamente in tutti gli scali italiani, il che vuol dire +17,3% rispetto allo stesso periodo del 2023. 

Nello stesso lasso di tempo, a livello globale, Iata registra una crescita del 12,6 per cento.

Gli scali più performanti 

A settembre 2024 il primo gradino del podio nella classifica degli aeroporti italiani più perfomanti spetta a Malpensa, che nel mese di settembre ha registrato un +4,9% su settembre 2023 per 58.962,7 tonnellate movimentate. In seconda posizione Fiumicino: +27,9% per 23.595,1 tonnellate. Al terzo posto Venezia, che cresce del 49,5% con 5.995,3 tonnellate. Seguono Bologna (4.870 tonnellate, +12,2%) e Brescia (3.571,8 tonnellate, +30,7%).

Guardando al periodo gennaio-settembre 2024 la classifica non cambia, ma sono diversi gli incrementi: Malpensa +9,9% per 541.488 tonnellate, Fiumicino +53,7 per 204.991,9 tonnellate, Venezia +31% per 46.360,2 tonnellate e infine Bologna (+11,8% per 42.230,8 tonnellate) e Brescia (+8,7% per 27.468,7 tonnellate). 

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