Tra le parole chiave che popolano comunicazioni e conversazioni degli ultimi mesi il vocabolo inflazione è una delle più ricorrenti. Secondo i dati Istat, nell’ultimo trimestre del 2022 il potere di acquisto delle famiglie italiane è diminuito quasi del 4% rispetto ai tre mesi precedenti. Non tanto il calo dei redditi, ma l’aumento dei prezzi sembra esserne la causa principale, con l’inflazione che ha sfiorato il 12% nell’ultima parte dello scorso anno. Ma come risparmiano o cercano di far quadrare i conti gli italiani quando fanno la spesa? La risposta a questa e altre domande arriva da Everli – il marketplace della spesa online che ha attivato un’iniziativa di assorbimento del costo dell’Iva su alcuni prodotti essenziali – che ha analizzato gli acquisti effettuati sul sito e via app negli scorsi dodici mesi e ha condotto un’indagine ad hoc tra un campione di consumatori per fotografare le abitudini di spesa degli italiani ai tempi del carovita.
Gli italiani tagliano il superfluo
Secondo l’indagine condotta da Everli oltre la metà degli intervistati (57%) dichiara di spendere tra i 200 e i 300 euro al mese al supermercato, mentre solo uno su quattro (25%) riesce a comprare tutto ciò che gli serve con meno di 200 euro. E l’inflazione pesa sui carrelli dello Stivale, con il 67% degli intervistati che ammette di spendere di più rispetto a prima per gli stessi prodotti. Ma quali sono i comportamenti messi in atto dagli italiani per far fronte ai rincari quando fanno la spesa? In primis, cercando di evitare gli acquisti superflui (42%) e scegliendo maggiormente i prodotti in offerta (33%), ma anche sfruttando i programmi fedeltà che garantiscono sconti speciali (27%) e aumentando la preferenza alle private label (18%). Tendenze, queste, che trovano conferma anche analizzando gli acquisti effettuati attraverso il sito o l’app di Everli: nel 2022 quasi un prodotto su cinque (17%) comprato tramite la piattaforma era in promozione. E l’oculatezza sembra essere cresciuta di pari passo con il carovita, con i prodotti a marchio del distributore che lo scorso dicembre hanno rappresentato il 36% degli acquisti totali effettuati su Everli (+4% rispetto al primo trimestre dello stesso anno), cui si sommano gli oltre un milione di prodotti comprati da inizio 2022 ad oggi tramite cashback istantanei, ossia grazie offerte che assicurano uno sconto immediato sulla spesa.
Si scelgono le private label
Dallo studio svolto da Everli emerge anche che sette italiani su dieci hanno ridotto i loro acquisti al supermercato negli ultimi 12 mesi a causa dei rincari. Per contenere l’impatto dell’inflazione sui portafogli si tagliano soprattutto le bevande alcoliche (43%), ma anche la frutta e la verdura secondo l’occorrenza (40%). Tuttavia, pare che gli abitanti della Penisola non riescano proprio a fare a meno di alcuni prodotti e anche quando devono risparmiare non rinunciano a formaggi e affettati (37%) né a snack dolci o salati (29%). Osservando però gli acquisti effettuati sulla piattaforma di Everli, si può delineare anche in questo caso una certa tendenza al risparmio: sono proprio gli irrinunciabili formaggi e salumi a guidare i consumi dei prodotti a marchio del distributore, caratterizzati in genere da un prezzo mediamente più conveniente rispetto all’offerta dei brand più noti.
Il supermercato non si cambia, i marchi sì
Che, nonostante tutto, il carovita abbia insegnato qualcosa agli italiani? Così si direbbe. I consumatori intervistati da Everli confermano, infatti, di aver acquisito nuove e virtuose abitudini per far fronte ai rincari come, ad esempio, a fare acquisti al supermercato in maniera più mirata e consapevole (41%), a valutare con più attenzione il rapporto qualità-prezzo dei prodotti (37%) e a monitorare sconti e offerte più di frequente (31%). Inoltre, questa propensione al risparmio sembra essere entrata anche nelle cucine degli italiani, con il 43% degli intervistati che dichiara di aver imparato a preparare nuove ricette per utilizzare gli avanzi e contenere gli sprechi alimentari. Non solo, forse per via di una nuova accelerazione del tasso di inflazione (+8,3% ad aprile 2023), oltre nove italiani su dieci (94%) affermano di voler introdurre ulteriori soluzioni per risparmiare nei prossimi tre mesi. Se si è ancora restii ad abbandonare il proprio supermercato abituale e dirigersi verso uno più conveniente (8%), il caro prezzi dirada la fiducia nei confronti dei brand e i consumatori sono ora pronti a scegliere prodotti più economici a prescindere dal loro marchio (64%) o iniziare a rivolgersi a mercati rionali o fattorie con rivendita diretta per alcune tipologie di acquisti (34%).
#SpesaEsclusIva
Secondo la ricerca di Everli, a essere maggiormente colpite dal caro prezzi sono le donne, che ammettono di aver percepito rincari pari al 10% (percentuale riportata dal 63% delle intervistate), contro una media del 5% riferita dagli uomini (stima dichiarata del 66% degli intervistati). E, nonostante i diversi tentativi messi in atto per risparmiare, ci sono beni che non possono essere depennati dalla lista della spesa e che possono influire sui bilanci familiari e personali. Per questo Everli ha deciso di lanciare la #SpesaEsclusIva, un’iniziativa con cui è la piattaforma ad assorbire il costo dell’Iva sui prodotti per la protezione dell’igiene intima femminile, quali tamponi e assorbenti, e sui beni essenziali per l’infanzia, come biberon, latte in polvere, pannolini e omogenizzati.
“Riconosciamo le sfide che gli italiani stanno affrontando a causa dell'inflazione e del carovita e comprendiamo l'impatto che l’attuale scenario economico ha avuto e sta avendo sulle abitudini di acquisto delle persone. Siamo consapevoli che al giorno d’oggi alcuni prodotti essenziali possono rappresentare una spesa significativa, ma non evitabile – dichiara Alessandro Angelini, Coo/Cfo di Everli – Da sempre Everli si pone l’obiettivo di essere accanto ai consumatori, di ascoltarli e rispondere alle loro necessità, compresa una maggiore attenzione al risparmio. Siamo quindi orgogliosi di presentare oggi la nostra iniziativa #SpesaEsclusIva, che mira a semplificare l'accesso ai prodotti essenziali per la persona e la famiglia, assorbendo il costo dell'Iva su numerosi articoli come assorbenti, pannolini, omogeneizzati e altri beni per donne e bambini. Fare la spesa online non aiuta solamente a gestire al meglio gli impegni quotidiani, ma crediamo che possa rappresentare un vero e proprio aiuto per semplificare la vita delle persone e al tempo stesso supportarle al meglio in questo periodo di incertezza economica”.
Fonte: Everli