Il Consorzio del Pomodoro di Pachino Igp festeggia quest’anno un compleanno non da poco: sono trascorsi i primi 20 anni dall’inizio della sua attività. Per celebrare al meglio ha coinvolto vip e istituzioni portando in Sicilia, nell’ambito del Pachino Day che si è svolto alcuni giorni fa, anche volti noti della tv.
La serie di appuntamenti organizzati nei giorni scorsi a Pachino, con l'endorsement delle istituzioni, è stata pensata per celebrare l’oro rosso siciliano, in un focus non solo sul basso impatto ambientale delle produzioni siciliane, ma anche sulle opportunità di un brand che è tesoro per l’agricoltura e per la Sicilia intera.
Tra gli spunti emersi nel corso di incontri e dibattiti c’è la consapevolezza che, in tempi di rincari, un territorio come quello di Pachino si può proporre in maniera fortemente competitiva, avendo l’opportunità di limitare i costi relativi ai riscaldamenti delle serre dove viene coltivato il suo pomodoro grazie all’unicità di un territorio costantemente baciato dal sole. Ed è così che appare lampante come la vocazione turistica si possa sposare a una produzione sempre più sostenibile: Pachino ha dimostrato di esserci e di essere in grado di attirare un pubblico sempre più variegato e vasto, in un dialogo virtuoso tra prodotto e territorio. Perchè il brand Igp pomodoro di Pachino è un’opportunità per l'agricoltura e per l’intera area.
“L’unicità del pomodoro di Pachino – ha spiegato il presidente, Sebastiano Fortunato – è dovuta al suo territorio di produzione che, grazie alla vicinanza con il mare, non solo lo caratterizza come maggiormente sapido, particolarmente ricco di sali minerali e povero di metalli pensanti, ma ne consente anche la coltivazione con una temperatura unica al mondo. I rincari del gas che stanno penalizzando le produzioni europee hanno un minore impatto sul nostro territorio che ha un’irradiazione solare tra le più alte d’Europa, per questo dobbiamo lavorare sempre più sul valore intrinseco del pomodoro di Pachino Igp, così come fare squadra per tutelare i prodotti ortofrutticoli di qualità come il nostro e chi li produce”. Si tratta di un’opportunità unica per Pachino, per far valere questo vantaggio competitivo in un momento storico che, anche a causa del cambiamento climatico, amplia la finestra della produttività.
Tra gli ospiti del Pachino Day anche il Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute, onorevole Andrea Costa, che ha parlato di salubrità e sicurezza alimentare, che corrisponde quasi sempre a una corretta e sana alimentazione: “Sostenibilità significa tante cose insieme, anche dare l’opportunità a un territorio di esprimere l’eccellenza, così come di garantirne il presidio e il mantenimento”.
La vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Maria Spena, ha aggiunto: “Produrre eccellenze comporta sacrificio e, in questo senso, dobbiamo lavorare di più sul piano della comunicazione”.
Il senatore Gian Marco Centinaio, sottosegretario di Stato al ministero per le Politiche agricole, ha poi posto l’accento sull’importanza di abbinare turismo e agroalimentare: “Ci stiamo battendo contro l’italian sounding ed è fondamentale continuare a supportare il made in Italy e l’esportazione dei nostri prodotti unici al mondo”.
Maurizio Forte, direttore dell’Ufficio di coordinamento per la promozione del Made in Italy dell’Ice, Istituto per il commercio con l’estero, ha rilevato: “I produttori si lamentano delle contraffazioni, anche se noi siamo uno dei paesi con il più alto standard qualitativo e i maggiori controlli”. “
Roberta Cafiero, dirigente PQAI IV del Mipaaf, ha commentato: “L’obiettivo è condividere con l’Unione Europea la normativa vigente e tutelante nel nostro paese”.
Luciano Trentini, già presidente del Comitato consultivo promozione della Commissione Europea, ha precisato: “Occorre poi condividere con l’Unione Europea questo percorso di qualità, per tutelare sempre più il prodotto e tutta la filiera che ne deriva. La sfida dell’etichettatura può essere vinta facendo squadra”.
Salvo Latino dell’Agenzia Gestione Innovativa ha poi posto l’accento sull’importanza di questo importante obiettivo, che si può raggiungere solo quando c’è una condivisione e dando un’opportunità al territorio anche a livello sociale.
Nel corso dei tre giorni di interventi e tavole rotonde che hanno suscitato l’interesse e la partecipazione dei presenti, in momenti di confronto e riflessione che hanno visto il coinvolgimento dei rappresentanti del mondo istituzionale e della stampa nazionale, si è molto parlato di sostenibilità, uno degli obiettivi principali di questi primi 20 anni di attività del Consorzio.
Infine, Cherubino Leonardi dell’Università di Catania, nell’ambito della tavola rotonda dal titolo “Pomodoro di Pachino: l’oro rosso di Sicilia verso un futuro sostenibile”, ha ricordato: “In Olanda i sistemi di produzione tradizionali sono stati ormai sostituiti dalle coltivazioni in serra, fuori suolo, con l’impiego di tecnologie d’illuminazione supplementari. Ma i led non possono certo sostituire il sole siciliano e le coltivazioni tradizionali sono molto meno impattanti e più sostenibili”. Ulteriori informazioni su: www.igppachino.it
Fonte: Consorzio Pomodoro di Pachino Igp