“La Commissione Europea non riduca i controlli sulle nocciole che arrivano nei Paesi Ue dalla Turchia”. Questo, in sintesi, è l’appello lanciato in questi giorni da Copa-Cogeca, l’organismo che associa gli agricoltori e le loro cooperative all’interno dell’Unione Europea. In particolare, le ragioni di questa presa di posizione risiedono nel timore di contaminazioni da aflatossine, dopo che sarebbe stato proposto dalla stessa Commissione una sorta di abbassamento della guardia sui controlli, attraverso verifiche casuali e non più sistematiche. Il segretario generale del Copa-Cogeca, Pekka Pesonen, ha dichiarato: “Esortiamo la Commissione a mantenere le nocciole turche nella lista dei Paesi e dei prodotti sottoposti a severi requisiti di importazione. Ci opponiamo alla proposta della Commissione di ridurre la sua efficacia introducendo controlli casuali delle importazioni e una bassa analisi del rischio, poiché delle spedizioni di nocciole contaminate da aflatossine vengono intercettate alle frontiere. La Commissione non dovrebbe agevolare le importazioni di generi ortofrutticoli da Paesi non Ue con norme di produzione scorrette”. Il Copa-Cogeca ha inoltre esortato la Commissione Euiropea a riconsiderare il suo obiettivo di emendare il regolamento europeo riguardante questi controlli. Attualmente, il 90% delle importazioni di nocciole nei Paesi Ue proviene dalla Turchia.
21 novembre 2013
Il Copa-Cogeca “attacca” le nocciole turche
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