Ventiquattro aziende agricole e dodici soci: è la cooperativa Finagricola, nata nel 1986 con sede a Piana del Sele, in provincia di Salerno. Rappresenta una delle realtà più dinamiche all’interno del mercato italiano di produzione e distribuzione di verdure e ortaggi freschi con marchi come “Grangusto” o “Siamovita”, coltivati, questi ultimi, attraverso i dettami della lotta integrata. Ieri, a Cibus, dove sino al 10 maggio va in scena a Parma la sedicesima edizione del Salone Internazionale dell’alimentazione, la presentazione di una nuova linea: Così Com’è. Pomodori raccolti a mano e conservati in vetro delle varietà Datterino giallo, Datterino rosso e Pizzutello, nelle versioni al naturale, in succo o passata. Quella del pomodoro è una delle principali passioni e specializzazioni dell’azienda: 300 ettari coltivati in serre protette, quindi non forzate, dove l’impollinazione avviene utilizzando i bombi, considerati ancora più operosi delle api durante questa delicata fase che poi porterà alla nascita dei pomodori. La costruzione di un laboratorio chimico interno costato quasi 2 milioni e mezzo di euro e un processo di lavorazione che porta i pomodori ad essere lavorati solo quando perfettamente maturi nel giro di 24 ore, altri due valori aggiunti sui quali l’azienda punta per affermarsi con questa nuova linea nei mercati di riferimento. In Italia nella GDO nazionale, senza disdegnare la vendita on line e, soprattutto, l’alta ristorazione.
09 maggio 2012
Il fresco in vetro. La nuova linea di pomodori di Finagricola
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