Se un campione di fragole presentava tracce di ben 20 pesticidi, meglio non è andata neanche a spinaci, pesche e ciliegie. Secondo l’annuale classifica dei 12 frutti e ortaggi più contaminati negli Usa, al primo posto anche quest’anno si trovano (ancora) le fragole che comunemente si trovano nei supermercati a stelle e strisce. A seguire spinaci, nettarine, poi mele, pesche, pere, ciliegie, uva da tavola, sedano, pomodori, peperoni e infine le patate.
A stabilirlo l’Environmental Working Group degli Stati Uniti (EWG), un’organizzazione non-profit che ogni anno pubblica la “Dirty Dozen” (vedi qui), con chiaro riferimento al film “Quella sporca dozzina”. Secondo quanto riporta l’articolo di Monica Amarelo, il 70% di 48 varietà di frutta e verdura analizzate è contaminata da uno o più pesticidi. I ricercatori dell’USDA, il Dipartimento dell’Agricoltura americano, hanno trovato in totale 178 pesticidi differenti, che rimangono su frutta e verdura anche dopo averle lavate o, in alcuni casi, anche pelate.
Insieme ai 12 più contaminati, l’EWG pubblica anche la “Clean Fifteen” (vedi qui), in questo caso la lista dei 15 prodotti prodotti ortofrutticoli più sicuri e “puliti” . In questo caso al primo posto troviamo il mais dolce, anche se l’associazione avverte che negli USA è ampiamente coltivato a partire da sementi OGM, idem per la papaya che si trova al settimo posto in questa particolare classifica, tanto da consigliare di acquistare biologico. Tra i meno contaminati, al secondo posto l’avocado, poi ananas, cavolo, cipolle, fagiolini surgelati, papaya, mango, melanzane, melone, kiwi, melone cantalupo, cavolfiore e pompelmo.
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