“Raggiungiamo il traguardo dei 20 anni in una stagione particolare, caratterizzata dalle restrizioni legate alla pandemia e a fattori climatici che hanno influenzato la produzione nazionale. Ciò nonostante, ci apprestiamo a concludere la stagione dell'emisfero nord con una crescita di oltre il 30% rispetto all'anno precedente – il commento del direttore generale Alessandro Fornari – A nome di tutte le persone che lavorano nella nostra filiera, posso dire che siamo fieri di far parte di questa storia agricola italiana, di poter valorizzare il lavoro dei nostri produttori e contribuire a portare i loro prodotti di eccellenza nel mondo”.
La stagione di Jingold si chiuderà con una produzione globale che supererà le 15mila tonnellate commercializzate e una superficie coltivata pari a oltre duemila ettari di varietà a polpa gialla e rossa.
“Sono numeri importanti per un team ancora giovane ma lo sguardo è sempre rivolto in avanti – sottolinea Fornari – La produzione del giallo è attesa in crescita anche nei prossimi anni e ci divertiamo ad innovare, lo dimostrano gli investimenti in nuove varietà, il kiwi Oriental Red a polpa rossa in primis e lo sviluppo di nuove aree di coltivazione per completare l'offerta italiana”.
Anche la produzione in contro stagione di Jingold dell'emisfero sud è attesa in aumento nel 2021. Oltre alla tradizionale produzione di origine Cile, contribuirà la progressiva entrata in produzione degli impianti realizzati in Argentina, con un occhio rivolto in particolare al Jingold Organic di produzione biologica.
Dall'azienda fanno sapere che i festeggiamenti del ventennale sono rimandati all'autunno, quando si spera che la pandemia sarà un ricordo lontano, magari cogliendo l'occasione del Macfrut che è stato posticipato a settembre. C'è tanta voglia di festeggiare con i produttori e gli addetti ai lavori.
Evviva San Valentino
Nel frattempo, un nuovo pack che riduce gli imballi superflui in distribuzione questa settimana per celebrare San Valentino con una dedica agli innamorati. ” Stiamo lavorando per rendere i nostri prodotti sempre più sostenibili, anche nell'imballaggio – conclude Fornari – Per comunicare i valori in cui crediamo, consapevoli che i nostri kiwi sono vicini alle persone, questa volta abbiamo tolto il bollino, ma senza rinunciare alla nostra brand identity”.