02 luglio 2020

Il Melone Mantovano Igp accelera sulla comunicazione

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Entra nel vivo la campagna vendite delle tre tipologie di melone mantovano ammesse nel disciplinare della Igp, ovvero il retato con fetta, il liscio e il melone retato senza fetta, che consentono di venire incontro – con un'offerta ricca di gusto e sapore – a tutte le esigenze delle famiglie italiane. Un frutto dalle caratteristiche organolettiche e proprietà nutrizionali uniche: alto contenuto di sodio e potassio, oltre a una dolcezza inconfondibile, sono infatti i tratti distintivi del melone mantovano Igp.

Proprio su questo obiettivo fa leva l'importante campagna di comunicazione che è partita fin dai primi giorni di giugno con una serie di spot radiofonici su Radio 105, Radio Montecarlo e Virgin Radio e che dal 5 all'11 luglio proseguirà on air in prima serata su Canale 5 – durante il popolare programma Paperissima sprint con una serie di long video della durata di 60 secondi – e le quattro domeniche di luglio all'interno del la trasmissione televisiva MelaVerde, condotta da Vincenzo Venuto ed Ellen Hidding. In questo modo il Consorzio di valorizzazione e tutela del melone mantovano Igp racconterà al grande pubblico le caratteristiche peculiari che rendono unico questo frutto, in grado di mettere d'accordo tutti i membri delle famiglie italiane grazie alla sua versatilità in cucina, per un pranzo o una cena veloci senza rinunciare ai piatti della tradizione. Il melone Igp è poi già stato protagonista all'interno di una puntata di Ricette all'italiana su Rete 4 – in cui la cuoca casalinga più famosa della tv Anna Moroni ha realizzato una torta soffice al melone – e del programma de La7 L'ingrediente Perfetto, condotto da Roberta Capua, che ha preparato un gazpacho di melone mantovano Igp. Il frutto così versatile in cucina è stato infine ripreso in diretta dalle campagne di Sermide e Felonica (Mantova), nell'ambito di un focus dedicato in una delle ultime puntate de La prova del Cuoco su Rai 1, durante la quale i cuochi hanno presentato ricette sorprendenti a base di melone mantovano Igp.

Alto grado brix (non meno di 12), gusto e aroma inconfondibili, oltre a pezzatura minima di 800 grammi: queste sono alcune delle qualità e caratteristiche del melone mantovano Igp che nel 2020 rafforza anche la sua presenza sui social con nuovi contenuti su Facebook e Instagram e si afferma nel mondo digital grazie al coinvolgimento di GialloZafferano. Il brand del food con la più alta reach in Europa farà realizzare da quattro top food blogger otto ricette esclusive a base di melone Igp, oltre a veicolare una serie di contenuti speciali sul sito e a pubblicare un approfondimento sul magazine cartaceo che ne celebrerà la storicità e la validità fin dai tempi dei Gonzaga.

La campagna è iniziata molto bene – spiega Mauro Aguzzi, presidente del Consorzio del melone mantovano Igp – grazie a un mercato particolarmente favorevole in cui i nostri precocissimi, in quantità triplicate rispetto all'anno scorso, non hanno avuto la concorrenza della Sicilia e del Marocco. Inoltre la percezione generale di una sorta di “anticipo di estate” che abbiamo vissuto fin da metà maggio, insieme alla fine del lockdown, hanno fatto aumentare la domanda. I produttori del Consorzio però hanno poi dovuto fare i conti con il maltempo di metà giugno che ha alterato la situazione e rallentato la domanda a fronte di una fisiologica maggiore offerta del prodotto, il che ha comportato una lieve flessione nei prezzi. Ora la situazione con il caldo si è normalizzata e il rapporto domanda/offerta è equilibrato. I volumi sembrano quindi quest'anno particolarmente interessanti, grazie ai trapianti precoci e ravvicinati che hanno aumentato la produttività, con prospettive di un prolungamento della campagna per cui ci sono tutte le premesse per superare le seimila tonnellate del 2019. Anche se andiamo incontro a una stagione climaticamente incerta – conclude Aguzzi – siamo convinti che la continuità della qualità, frutto di una rigorosa selezione, ripaghi e stiamo avendo grandi soddisfazioni, sia nei lisci che nei retati“.

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