03 maggio 2011

Il mirtillo sudamericano campione di longevità

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Associato a boschi e atmosfere nordiche, il mirtillo svela un’inedita anima caliente: è recente la notizia, diffusa dal Journal of Agricultural and Food Chemistry (e ripresa da Il sole 24 ore) delle straordinarie proprietà anti-age delle varietà selvatiche del Sud e Centro America. Il cugino tropicale del frutto di bosco più conosciuto e usato in cucina e farmacopea è infatti dotato di poteri antiossidanti 11 volte superiori a quelli delle varietà coltivate altrove. Una sorta di “super-mirtillo” che il Dipartimento dell’Agricoltura USA ha collocato al top di una lista di 40 alimenti vegetali benefici. A renderlo così prezioso, le sostanze responsabili del pigmento scuro dei suoi frutti, le antocianine, che ingerite formano composti dall’azione antitumorale e antinvecchiamento, impedendo la proliferazione dei radicali liberi e lo stress ossidativo delle cellule. Il ricercatore del Giardino Botanico di New York, dr. Pedraza-Penalosa, definisce perciò i mirtilli sudamericani dei veri “gioielli naturali”, la cui presenza sul mercato è però ancora sporadica; in attesa di una commercializzazione più ampia, propiziata dai risultati di questo studio, ai consumatori non resta che accontentarsi delle qualità più comuni.

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