E' giunto il momento, per i punti di vendita tradizionali, di cambiare mentalità. A dirlo è uno studio di Tiendeo, azienda spagnola che opera nel campo dei volantini online e servizi per potenziare il traffico ai negozi fisici, che parte da un presupposto: il mondo digital ha possibilità illimitate che aspettano solo di essere combinate con il mondo fisico per dare vita a esperienze di acquisto uniche, personalizzate e senza attriti.
Acquisti consapevoli e senza attriti
Secondo lo studio di Tiendeo (basato su dati Nielsen) è il digitale a comandare gli acquisti, inclusi quelli che avvengono in modo tradizionale nei negozi fisici. E, infatti, se è vero che, a oggi, sei consumatori su dieci acquistano in un luogo fisico, è altrettanto vero che il 93% di questi prima fa una ricerca online: “Il consumatore digitale vuole per prima cosa accedere a tutte le informazioni disponibili dal divano di casa o da ovunque si trovi – spiega Eva Martín, Ceo di Tiendeo – Vuole conoscere prezzi, prodotti, disponibilità, servizi e desidera avere la possibilità di chattare con un consulente o di fissare un appuntamento. Il negozio fisico deve garantire questa esperienza di acquisto, altrimenti si rischia di perdere la possibilità di influenzare le decisioni dei consumatori e di conseguenza le vendite”.
In altre parole, quindi, il consumatore vuole essere informato. Non solo: secondo Martín, una volta che il consumatore si trova nel punto di vendita, “vuole vivere un'esperienza senza alcun tipo di attrito”. Il che significa che non vuole attese e file alla cassa, ma desidera poter valutare alternative che gli permettano di prendere la migliore decisione di acquisto.
Il consumatore vuole toccare con mano
Dunque, nonostante la rivoluzione digitale, recarsi in un punto di vendita fisico continua a essere un'esperienza che piace ai consumatori: entrare in contatto con il personale, toccare con mano il prodotto – il che è vero soprattutto per i prodotti alimentari, in modo particolare per quelli ortofrutticoli – incontrare altre persone sono al momento elementi che fanno propendere per gli acquisti tradizionali. Martín commenta: “Il punto di vendita fisico sta passando dall'essere un luogo transazionale, in cui unicamente si compra e si vende, a uno spazio di connessione tra il consumatore, il brand e la sua comunità, con un chiaro ruolo di socializzazione. Nessuno può cancellare i punti di forza del negozio. Siamo individui che cercano di interagire con altre persone, cerchiamo sensazioni. Ma con lo shopping digitale il consumatore ha imparato a utilizzare il meglio di entrambi i mondi per creare un'esperienza di acquisto senza soluzione di continuità e migliorata”.
Tradotto, significa che il negozio fisico, se vuole sopravvivere, deve adattarsi alle nuove tendenze ponendo la tecnologia come elemento centrale della strategia di comunicazione con il consumatore: “Shopping tradizionale e shopping digitale sono complementari. L'unione di entrambi genera esperienze di acquisto omnicanale e uniche, che aprono le porte a un futuro più all'avanguardia e competitivo“, sostiene la manager.
La parola chiave è figital
Dunque negozi e supermercati non scompariranno, a patto però che sappiano reinventarsi e adattarsi al concetto di figital, ossia la combinazione di fisico e digitale. Il figital, secondo lo studio, rappresenta una concreta opportunità di ripresa per i negozi fisici, perché stimola i sensi del cliente e lo immerge in un ambiente fluido in cui l'acquisto è facilitato.
Ma che cosa occorre fare per essere figital? Occorre reinventare il modello di business, perché non si tratta solo di cercare di integrare il mondo digitale nel mondo reale, ma di plasmare quest'ultimo a immagine e somiglianza del primo, adottandone codici, linguaggi e logiche.
“L'obiettivo – conclude Martín – è creare esperienze integrate che portino insieme il meglio dei due mondi. Accedere alle informazioni sui prodotti prima di vederli dal vivo, verificarne la disponibilità, conoscerne il prezzo ed eventualmente i punti fedeltà, scegliere la modalità e il luogo di ritiro o consegna sono elementi che stanno diventando irrinunciabili”.