L’emergenza Covid ha reso più importante la funzione del packaging come elemento di protezione e tutela degli alimenti.
“Il comparto ha avuto un andamento positivo in generale, nonostante tutte le difficoltà incontrate, come blocchi logistici, aumento dei costi di trasporto, una forte spinta ambientalista dai consumatori – dice Floriana Vitale, marketing e communication management dell'azienda pugliese Carton Pack – Certamente ci sono stati dei cambiamenti importanti nella gestione della catena di approvvigionamento, le tempistiche sono sempre più strette e la pianificazione è più prudente. Bisogna considerare che l’aumento del consumo domestico è cresciuto in maniera esponenziale in questo periodo a discapito del canale Horeca, quasi annullato delle restrizioni per il contenimento della pandemia”.
Intanto, il canale e-commerce è cresciuto come probabilmente non avrebbe fatto nella normalità, ma al momento “è tutto molto embrionale, sicuramente le restrizioni causate dalla pandemia hanno accelerato il processo, ma ci vorrà ancora del tempo. Nel futuro sicuramente sarà un servizio indispensabile, ma crediamo anche che avverrà tutto in maniera naturale con il crescere della digitalizzazione aziendale, logistica e del consumatore”.
Le mille declinazioni della parola sostenibilità
Sicuramente con la pandemia si è un po' raffreddata la corsa alla sostenibilità, tutto il movimento plastic free ha destabilizzato il settore negli ultimi anni. “La parola sostenibilità è stata talmente declinata che ha ormai perso il suo significato – continua Floriana Vitale – La distribuzione ha il terrore di non essere abbastanza sostenibile e, dunque, da qualche anno sta concentrando i suoi sforzi nel proprio posizionamento verso la sostenibilità e l’ambiente, proponendo soluzioni rassicuranti, ma spesso con materiali che ancora non siamo in grado di gestire“.
Azioni forti verso il riciclo della plastica e verso un’economia circolare
All’inizio del 2020, Carton Pack ha attivato un progetto di grande valore nell’ambito della responsabilità sociale d’impresa, con due obiettivi stimolanti: dare un valore completamente nuovo e unico alla plastica riciclata (Rpet) e intraprendere azioni più decisive nei confronti della sostenibilità e dell’impegno sociale d’impresa.
“Social Plastic, è un progetto che nasce in America da Plastic Bank Corp – spiega Massimiliano Persico, head of marketing – sostanzialmente è plastica recuperata dall’ambiente e dalle spiagge prima che possa finire nei mari e negli oceani, nel rispetto dell’etica della sostenibilità e ha come scopo non solo la tutela dell’ambiente, ma migliorare le condizioni di vita delle persone che vivono nei Paesi in via di sviluppo dove l’inquinamento da plastica è il più alto di sempre. Carton Pack è il primo e unico produttore di imballaggi nel mercato dei prodotti freschi europeo che ha preso provvedimenti per dare un valore completamente nuovo alla plastica riciclata Rpet con un’azione più decisiva verso la sostenibilità ambientale e sociale nel rispetto degli obiettivi stabiliti dalle Nazioni Unite. L’intento di questo ambizioso programma è dare alla plastica un nuovo valore sociale ed ecologico e attuare azioni più decisive nei confronti della sostenibilità e dell’impegno sociale”.
Il plus di Social Plastic
Da rifiuto che inquina i mari e l’ecosistema, la plastica raccolta dagli oceani, si trasforma dunque in una risorsa che genera reddito per i Paesi in via di sviluppo. “Una risposta concreta ai problemi di inquinamento ambientale nelle aree in cui la situazione è di piena emergenza.dare un nuovo valore sociale ed ecologico agli imballaggi per il mercato dei prodotti freschi. Comprare frutta e verdura in un imballaggio di Social Plastic significherà remunerare il lavoro e migliorare le condizioni di vita di persone che vivono in Paesi meno sviluppati, contribuendo a risanare gli oceani e il loro ambiente dall’enorme inquinamento in cui vivono”.
“Questo modello di business apre le porte a un’economia circolare, utilizzando le risorse già esistenti e creando un nuovo welfare per i Paesi emergenti. Aldi Italia – conclude Persico – ha sposato il progetto, primo tra i gruppi della grande distribuzione italiana ed europea, inserendolo nelle sue azioni a favore dell’ambiente messe nero su bianco nel sito web dedicato oggiperdomani.it. Proporre packaging sempre più sostenibili vuol dire intervenire in una delle aree sensibili della produzione e distribuzione di alimenti”.