25 settembre 2012

Il pistacchio di Bronte DOP punta sul lusso

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Un’idea per uscire dalla crisi? Vendere in tutto il mondo dolci e prodotti a base di pistacchi di Bronte DOP. Tra coloro che hanno avuto questa idea, ci sono gli imprenditori Nino Marino e Vincenzo Longhitano, che al notiziario di economia “Il Mattino di Sicilia” spiegano: “Puntiamo sul settore luxury vendendo i nostri dolci al pistacchio perfino in Uruguay e in Canada, oltre che in Svizzera, Germania e Austria. Per questi mercati internazionali noi prepariamo le paste di mandorla al pistacchio, le praline, i fichi ripieni, la granella, il pesto per la pasta, il torrone morbido, i torroncini”. I prodotti di Nini e Vincenzo, tra l’altro, sono richiesti a tal punto che gli stessi hanno dichiarato di non sentire assolutamente il periodo di crisi. “Abbiamo un fatturato di 5 milioni – hanno riferito al notiziario economico siciliano – raccogliamo ad anni alterni 47.000 chili di pistacchio, di cui 7.000 di nostra produzione e il resto da piccoli produttori locali”. Secondo le stime del Consorzio di tutela del pistacchio di Bronte DOP, ogni due anni in Sicilia si producono circa 20.000 quintali di pistacchio, per un valore di circa 25 milioni di euro.

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