Il pistacchio di Bronte DOP, già ribattezzato l’“oro verde” siciliano, rischia come il prezioso metallo di finire preda di malintenzionati, tanto che in questi giorni, periodo di raccolta, l’intera zona di produzione è strettamente sorvegliata dalle forze dell’ordine. A darne notizia il Corriere del Mezzogiorno, che rileva come sia troppo alto il rischio di furti: “Due anni fa – scrive il quotidiano – ne sono stati rubati ben 300 chilogrammi, così stavolta a tenere d’occhio i campi sono le forze dell'ordine. Un vero tesoro, quello che si produce all'ombra del vulcano: ogni alberello regala circa 20 chilogrammi di frutti, per un totale di circa 30 mila quintali, un anno sì e uno no”. L’azione di sorveglianza, che prevede tra l’altro anche l’uso di elicotteri, è stata disposta dalla Prefettura di Catania, dopo l’esplicita richiesta a riguardo da parte del primo cittadino di Bronte, Giuseppe “Pino” Firrarello. Le forze dell’ordine stanno quindi passando in questi giorni ai raggi x i pistacchieti tra Bronte e Adrano, dove 200 aziende producono l’1% della produzione mondiale di pistacchio. L’azione di sorveglianza terminerà tra circa un mese, quando saranno completate anche le operazioni di asciugatura.
15 settembre 2011
Il Pistacchio di Bronte finisce sotto scorta
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